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Promozione | Castiglioncello, un'annata storica. Il progetto azzurro tra presente e futuro

I ragazzi di Citi si sono fermati soltanto in finale playoff. Pollari: "Orgogliosi di quanto stiamo facendo sia con la Prima squadra che col settore giovanile"

Evolvere, senza perdere la propria identità. Può essere riassunta in questi termini la filosofia del Castiglioncello: una realtà sempre più influente nel calcio dilettantistico livornese, come dimostrato sia dai risultati sul campo che dalla portata a tutto tondo del progetto azzurro. La sconfitta in finale playoff contro la Geotermica ha negato alla Prima squadra allenata da Gabriele Citi di proseguire il cammino verso il sogno Eccellenza, ma ciò non ha intaccato la soddisfazione e l'orgoglio per aver disputato quella che, a conti fatti, rappresenta la miglior stagione nella storia recente del club. 

"E' stata un'annata storica - afferma Ignazio Pollari, dirigente del Castiglioncello, a LivornoToday - per trovare un risultato simile bisogna andare indietro di oltre sessant'anni. Negli ultimi due anni questa società è cresciuta in tutti i sensi, accogliendo anche figure giovani che si dedicano molto all'attività. C'è organizzazione ed un clima giusto: ciò permette ai ragazzi di esprimersi al meglio delle loro possibilità. Il fatto di essere 'sempre in trasferta' (non potendo contare su un proprio impianto sportivo e dovendo ricorrere a Santa Luce, in provincia di Pisa, per gli allenamenti, ndr) dà ancora più valore all'operato".

Dopo un avvio incerto, il Castiglioncello si è reso protagonista di una poderosa cavalcata, che l'ha portato a chiudere la regular season al terzo posto. "Ad inizio campionato - racconta Pollari - le cose non andavano bene ma non ci siamo scoraggiati. La società, l'allenatore e la squadra hanno dimostrato grande forza ed è stato bravo il DS ad inserire un paio di elementi che ci hanno fatto crescere. Questa squadra giornata dopo giornata è esplosa ed il pubblico le si è riavvicinata, come non accadeva da anni. Vedere in azzurro un giocatore come Filippo Moscati è splendido: ha trovato in noi una grande famiglia, ma lui ha portato entusiasmo ed ha fatto fare il salto di qualità a tutti".

La Prima squadra, ma non solo. Il progetto del Castiglioncello non può prescindere dal settore giovanile. "Quest'anno dodici giocatori della Juniores Regionale hanno giocato in Prima squadra - spiega il 'factotum' del club presieduto da Domenico Iarrusso - per noi è motivo di grande soddisfazione. Basti pensare che la Geotermica (una grande squadra) contava in finale playoff un'età di media di 28 anni contro la nostra di 23. Gli Juniores hanno fatto un campionato sempre al vertice ed il 29 aprile, vincendo, confermerebbero la terza piazza davanti a squadre blasonate come Picchi, Cuoiopelli e San Miniato Basso. Siamo orgogliosi di quanto fatto. Da qualche mese stiamo programmando la prossima stagione, in cui andremo ad inserire sicuramente altre due squadre di Allievi e Giovanissimi. Per la Scuola Calcio continueremo la collaborazione col Rosignano e l'associazione Aics e siamo felici di contare ottimi rapporti con società calcistiche del territorio come il Vada".

Il Castiglioncello in Eccellenza: solo un appuntamento rimandato? "Sarebbe grandioso - risponde Pollari - non è semplice ma non escludiamo di poterci riuscire. La conferma del progetto del nuovo stadio a Caletta ci dà la certezza di una futura struttura nostra e questo sicuramente rafforzerà la società. Per la prossima stagione abbiamo già confermato il ds Marco Taffi. Ripartiremo dall'entusiasmo che ha caratterizzato quest'anno".

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