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Pro Livorno Sorgenti, Piero Ceccarini: "Uniti per la salvezza, se avremo l'opportunità, faremo un ultimo sforzo sul mercato"

Intervista all'ex arbitro livornese, attuale dirigente dei biancoverdi: "Il rientro di capitan Rossi sarà fondamentale per gol ed esperienza"

Sarà una seconda parte di stagione decisiva per la Pro Livorno Sorgenti: la formazione di Paolo Stringara occupa attualmente l'ultimo posto in classifica nel girone E di Serie D, a quattro lunghezze dal trittico UniPomezia, Cascina, Rieti, e per scacciare l'incubo della retrocessione in Eccellenza deve a tutti i costi invertire la rotta dopo una striscia negativa di 9 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime 10 giornate. Per fare un punto della situazione in casa dei biancoverdi, tra calciomercato, anno passato e prospettive future, LivornoToday ha intervistato il dirigente della Pro Livorno Sorgenti Piero Ceccarini, ex arbitro di fama internazionale. "La prima parte dell'anno è stata vissuta sulle ali dell'entusiasmo, poi da settembre c'è stato un cambiamento - ammette Ceccarini -. Ora mi aspetto una forte reazione della squadra per raggiungere l'obiettivo".

Il 31 dicembre si è chiuso il mercato dei dilettanti. Che giudizio dà alla campagna della Pro Livorno Sorgenti? 
"Per quanto concerne il mercato di dicembre sono entrati il centrocampista Donatini, l'esterno sinistro offensivo Bertini, il terzino sinistro Seminara e il difensore centrale Guglielmi (ex primavera del Livorno); le uscite invece riguardano l'attaccante Matteoli, il centrocampista Bardini e il centrale di difesa Luka Klej, oltre a Carani e a Granito, quest'ultimi su loro richiesta. La nostra è una società che rispetta molto i valori morali, per cui su Carani e Granito, nonostante l'intento della società fosse di tenerli in rosa, ha prevalso il rapporto con le persone. Adesso a gennaio c'è il mercato dei professionisti e degli svincolati: l'intenzione della società, se ce ne fosse opportunità, sarebbe quella di fare un ultimo sforzo. Le referenze su tutti i calciatori in entrata sono state positive e noi ci auguriamo che sarà così, ma dobbiamo aspettare il responso del campo per dare giudizi finali, perché anche dopo il mercato estivo pensavamo di esserci rafforzati, ma le prestazioni e i risultati non ci hanno dato ragione".

Facciamo un passo indietro: come si spiega un 2021 dai due volti come quello vissuto dai biancoverdi? Quanto ha pesato negli ultimi mesi l'assenza del capitano e attaccante di riferimento Rossi?
"A mio parere la prima parte dell'anno è stata vissuta molto sulle ali dell'entusiasmo per la fresca promozione, per la prima volta nella categoria, oltre al fatto che gli avversari ci conoscevano poco: questi aspetti credo che ci abbiano dato un valore aggiunto dal punto di vista generale. Poi da settembre c'è stato un cambiamento, ne va preso atto: le altre squadre hanno cominciato a conoscerci e hanno messo in atto contromisure che in alcuni casi ci hanno trovato impreparati, poi probabilmente è calato l'entusiasmo e abbiamo vissuto un po' troppo alla giornata. Nelle prime 8 giornate di questo campionato non riconoscevamo più l'identità di questa squadra, per cui la società ha cercato di correre ai ripari, anche se la risposta psicologica del gruppo non è stata quella che ci aspettavamo e le difficoltà sono aumentate. Per Rossi, beh, la sua assenza pesa sotto tutti i punti di vista, è un esempio per tutti i ragazzi che abbiamo. Alla ripresa del campionato però ci sarà e insieme agli altri più esperti dovrà guidare i giovani per cercare di ottenere la salvezza".

Cosa si aspetta dal 2022? Con Stringara si tratta di un progetto a lungo termine a prescindere dal mantenimento della categoria?
"L'augurio per il 2022 è senza ombra di dubbio una reazione forte da parte della squadra e il raggiungimento dell'obiettivo salvezza. Sappiamo che non sarà facile, perché anche le altre concorrenti si sono rafforzate, ma penso che, tolte le squadre di alta classifica, non siamo inferiori a tutte le altre, anche se dobbiamo comunque dimostrarlo sul campo. Noi ci sentiamo ancora molto vivi e vedremo come andrà a finire. Con Stringara le premesse al momento dell'ingresso erano quelle di un rapporto che doveva essere quantomeno di medio/lungo periodo. Nel calcio ci sono sempre mille varianti e imprevisti, però noi ci auguriamo che tutto vada come quello che avevamo messo giù sia noi come società che lui".

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