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Livorno a Toccafondi, la cordata di imprenditori locali: "5 milioni e azionariato popolare, ecco qual era il nostro progetto"

"Noi Livorno", il pool di livornesi capitanato da Roberto Piccini e Mirco Peiani, ha dovuto cedere alla concorrenza dell'ex presidente del Prato: "Eravamo pronti a ristrutturare anche il settore giovanile, ma rispettiamo la scelta della commissione"

È Paolo Toccafondi il prescelto dalla commissione istituita dal sindaco Salvetti per guidare la nuova società del Livorno calcio, che ripartirà nella prossima stagione dal campionato di Eccellenza. L'ex presidente del Prato ha superato la concorrenza di Roberto Felleca, già numero uno di Como e Foggia, del broker brasiliano Joel Esciua e della cordata locale guidata da Roberto Piccini e Mirco Peiani. E proprio il pool di imprenditori livornesi, riuniti sotto il progetto denominato "Noi Livorno", ha voluto commentare la decisione del sindaco attraverso un comunicato: "Eravamo pronti ad investire 5 milioni di euro in cinque anni aprendo le porte all'azionariato popolare, ma rispettiamo ed accettiamo la scelta della commissione", si legge nella nota diffusa ai mezzi stampa.

Noi Livorno: "Cinque milioni di investimento e porte aperte all'azionariato, ecco qual era il nostro progetto" 

"Il gruppo di imprenditori e operatori locali (e non solo) riuniti sotto il progetto chiamato 'Noi Livorno' - si legge nel comunicato - ha appreso con piacere la conclusione positiva dell'iter promosso dal sindaco per la vicenda del Livorno Calcio. Ringraziamo il sindaco e la commissione per l'intenso lavoro svolto: tuttavia, solo per dovere di cronaca, per il rispetto dei soggetti impegnati nel suddetto progetto, e per i livornesi tutti, informiamo di quanto segue".

Paolo Toccafondi: "Il Livorno è diverso, ecco perché l'ho scelto"

"Nel colloquio svoltosi questa mattina (ieri, ndr) in Comune alla presenza della commissione incaricata - continua il comunicato -, 'Noi Livorno' ha potuto presentare un progetto complessivo che riguarda l'organizzazione del settore giovanile ed il rilancio della prima squadra. Abbiamo riferito la presenza importante di imprese e soggetti livornesi al capitale sociale della costituenda società insieme al prezioso sostegno economico di soggetti che hanno condiviso il progetto. Capitale sociale all'80% sostenuto dai soci fondatori e un eventuale 20% messo a disposizione dall'azionariato diffuso e popolare. L'investimento economico previsto sarebbe stato pari a 5.000.000,00 di euro in cinque anni".

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"Abbiamo menzionato la nomina di un C.d.A. costituito da rappresentanti dei soci, personalità e professionalità del settore con un seggio a disposizione degli sportivi - si legge ancora -. Individuato il direttore dell'area tecnica, il direttore generale, ed un consigliere con la delega alla Medicina dello Sport. Abbiamo considerato il Livorno Calcio un fenomeno sociale e da qui sia ripartiti per spiegare l'idea di un rilancio delle attività calcistiche che vedesse il coinvolgimento e forme di partecipazione anche attraverso piattaforme digitali per gli sportivi e tutti gli appassionati della maglia amaranto. Sogniamo un calcio pulito che affondi le radici nell'eredità storica della gloriosa Unione Sportiva Livorno. Insomma, ripartire tutti insieme con un progetto difficile, ma possibile".

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"Abbiamo messo a disposizione l'area del centro sportivo in itinere dove realizzare 2 campi sportivi e 24 camere di foresteria, il centro medico sportivo e la Scuola Calcio (maschile, femminile e per ragazzi con mobilità ridotta); e la realizzazione di 5 campi in erba sintetica nella zona di Campo Kennedy. Dopo questa informazione torniamo a ringraziare tutti i membri della commissione, tra l'altro composta da amici stimati che siamo sicuri abbiano lavorato per dare la migliore soluzione possibile. Quindi - conclude il comunicato -, ancora e sempre Forza Livorno".

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