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Calciomercato Livorno, manca un attaccante. Il ds Rubino: "Complicato fare in poche ore il lavoro di un mese"

Sono Blondett, Castellano, Dubickas e Buglio gli ultimi rinforzi in casa amaranto; salutano Mazzeo, Piccoli, Pecchia e Fremura. Il direttore sportivo: "Soddisfatto anche se volevamo una punta in più. Svincolati? Non li amo, ma vedremo se ci saranno opportunità"

Si chiude con quattro acquisti ed altrettante cessioni l'ultima giornata di calciomercato del Livorno. Alla corte di mister Dal Canto approdano i centrocampisti Castellano (prelevato a titolo definitivo dall'Alessandria) e Buglio (prestito dal Padova), il difensore Blondett (prestito dall'Alessandria) e l'attaccante Dubickas (prestito dal Lecce), mentre salutano la compagnia Mazzeo (per lui rescissione del contratto), Piccoli (ceduto a titolo definitivo al Grosseto), Fremura (passato in prestito al Prato) e Pecchia (prestito alla Pro Livorno Sorgenti).

Niente da fare, invece, per quella punta in grado di assicurare un buon bottino di reti da qui alla fine del torneo, almeno per il momento: rimane infatti ancora aperta la possibilità di tesserare i calciatori svincolati. "Vedremo, anche se in generale non amo gli svincolati", afferma il ds Raffaele Rubino che LivornoToday ha intervistato alla fine di una sessione di mercato in cui il direttore sportivo è stato costretto a operare con un budget a dir poco esiguo, con una situazione societaria per niente chiara e che non invoglia certo a sposare la causa amaranto, e con pochissimi giorni a disposizione per chiudere qualche trattativa per colpa di una fideiussione depositata con due mesi di ritardo.

Calciomercato Livorno: tutti gli acquisti e le cessioni amaranto

Buonasera direttore. Immagino che per lei sia stata una lunga giornata: alla fine si ritiene soddisfatto per quanto fatto?
"Guardi, sono davvero esausto. Sono contento per quanto siamo riusciti a fare, anche se sono dispiaciuto per alcune operazioni che non sono andate in porto. Volevamo prendere un attaccante oltre a Dubickas, ma non ci siamo riusciti".

Uno dei papabili era Mastroianni del Lecco, ce lo conferma?
"Sì, Mastroianni era uno di quelli che abbiamo cercato".

Può farci qualche altro nome?
"Preferisco di no, per rispetto delle squadre in cui giocano questi ragazzi".

Il mercato in entrata per il Livorno è iniziato in notevole ritardo a causa della querelle legata alla fideiussione. Quanto è stato difficile muoversi in così poco tempo?
"È stato ovviamente molto complicato, abbiamo dovuto fare il lavoro di un mese in poche ore". 

L'ultimo arrivato, Buglio, è un giocatore che Dal Canto ha già avuto in passato alle sue dipendenze: qual è stato il ruolo del tecnico nella campagna acquisti? C'è stato un confronto con lui su ciò che serviva?
"Ogni giocatore preso è arrivato al termine di una collaborazione con il tecnico, poi chiaramente io faccio il direttore sportivo e quello di individuare i calciatori giusti è un compito che spetta al me. Se su sei/ sette nuovi uno è già stato allenato dal mister, tanto meglio".

Capitolo cessioni: oltre a Fremura e Pecchia, sono andati via anche Mazzeo e Piccoli. Non rientravano più nel progetto o, soprattutto nel caso dell'attaccante, era necessario liberarsi di qualche ingaggio pesante?
"È stata una serie di cose, mi sento solamente di ringraziare questi ragazzi, che sono stati dei professionisti esemplari".

Ora possiamo attenderci qualche nuovo innesto dagli svincolati? Si è fatto il nome, ad esempio, di Bobb.
"Vediamo, io personalmente non sono un amante degli svincolati. Se ci sarà l'opportunità di prendere un attaccante lo faremo, lo stesso discorso vale per Bobb".

Un'ultima cosa, direttore: con questi rinforzi ritiene che la salvezza sia alla portata, magari evitando anche i playout?
"Dobbiamo pensare di partita in partita, il resto sono soltanto discorsi".

(screenshot video As Livorno Calcio)

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