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L'Us Livorno 1915 prende vita, il direttore sportivo Pinzani: "Servono giocatori carichi di entusiasmo"

L'obiettivo è dare al mister una rosa di 24 elementi: "Mi piacciono le sfide, ho subito accettato"

Una rosa di 22-24 giocatori carichi di entusiasmo e che sappiano cosa voglia dire giocare per il Livorno. Sarà formata da elementi di questo tipo la nuova squadra amaranto che avrà il compito di cercare di vincere il campionato di Eccellenza. A costruirla ci penseranno il presidente Paolo Toccafondi - che ieri, lunedì 16 agosto, si è presentato alla città e ai tifosi - e il direttore sportivo Raffaele Pinzani il cui nome è stato annunciato, insieme a quello dell'allenatore Francesco Buglio, proprio dal nuovo numero uno dell'Us Livorno (entrambi saranno tesserati appena ottenuta l'affiliazione della società).

Per Pinzani, ultima esperienza a Prato proprio insieme a Toccafondi a cui è legato da un'amicizia ventennale, il compito non sarà dei più facili: avrà a disposizione poco più di due settimane per formare una squadra che il mister possa portare in ritiro e che sia competitiva per vincere in Eccellenza. 

Benvenuto direttore, è conscio della sfida che l'aspetta?
"Pienamente. Il primo passo sarà fare l'affiliazione al Comitato regionale toscano poi saremo in grado di far firmare quei giocatori con i quali abbiamo già raggiunto un accordo verbale. Con il mister siamo in piena sintonia e ci siamo dati un tempo massimo di 14 giorni per poter portare una squadra in ritiro composta da 23-24 elementi. Staremo insieme una settimana per permettere a questa macchina di rimettersi in moto. Poi penseremo a dove poterci allenare". 

Ci può dire qualcosa in più sui giocatori già 'bloccati'?
"Non possiamo fare anticipazioni per evitare di fare un danno al Livorno e questa è l'ultima cosa che vogliamo. Quando avremo l'occasione sarà un piacere presentarli alla città. L'importante è essere cauti, magari prendersi un giorno in più ma serve portare a Livorno giocatori utili alla causa". 

Che tipo di giocatori cercate? 
"Servono ragazzi che abbiano voglia di mettersi in gioco, che abbiamo almeno il 50% dell'entusiasmo mio, del presidente e del mister. Abbiamo iniziato a mettere mano alla squadra quando Toccafondi ci ha dato l'ok e abbiamo fatto qualche chiamata. Concordo con il presidente quando dice che se qualcuno non vuole giocare in Eccellenza non fa al caso nostro". 

Cercherete di coinvolgere qualcuno delle vecchie giovanili?
"Ci farebbe piacere. Alcuni hanno preferito soprassedere a causa delle passate vicende societarie, altri invece, dopo aver ottenuto lo svincolo, si sono accasati altrove. Faremo un discorso ad ampio spettro con chi vuole venire e poi sarà valutato: chi arriva a Livorno deve capire soprattutto che tipo di ambiente lo aspetta con partite in casa alle quali assistono migliaia di persone". 

Il mister ha fatto richieste particolari?
"Vorrebbe avere una rosa di massimo 24 giocatori in maniera tale che ce ne siano due per ogni ruolo". 

Con il presidente ha un rapporto quasi fraterno, ha avuto dubbi sull'accettare l'offerta?
"Assolutamente no, specie per l'amicizia che ci lega. Nutriamo grande rispetto l'uno verso l'altro e siamo due persone che sanno quello che vogliono. L'avrei seguito anche in terza categoria perché è una persona d'oro che viene da una famiglia eccezionale. Ha fatto calcio a Prato per 43 anni, senza mai ricevere un punto di penalizzazione e pagando tutti i dipendenti sempre in maniera regolare. A Livorno ci sono tutte le basi per fare bene". 

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