rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Livorno Calcio

Terremoto Livorno, cda dimissionario: i soci isolano Navarra, il futuro è un'incognita. E il presente una vergogna

Dopo l'addio del consigliere Emiliano Nitti, gli altri legati a Banca Cerea sono pronti a far decadere il consiglio di amministrazione e nominare un nuovo presidente. Ieri, l'imbarazzante spettacolo allo stadio

Quando - e se - verranno ufficializzate, non sappiamo davvero dirlo. Ma alle dimissioni di Emiliano Nitti dal cda del Livorno calcio, confermate dall'ormai ex consigliere, ne seguirebbero presto altre, sussurrate già ieri allo stadio durante l'incontro di Coppa Italia con la Pro Patria. Ovvero, quelle di tutti gli uomini legati a Banca Cerea, che in tal modo farebbero decadere il consiglio di amministrazione - a meno che lo statuto societario non dica qualcosa di diverso - e con esso la carica da presidente affidata a Navarra l'11 settembre scorso. Con un nuovo cda, nominato dall'assemblea dei soci, pronto a insediarsi, nominare un nuovo presidente e ribaltare nuovamente un'organigramma societario mai riconosciuto e di fatto esautorato da Navarra. Il quale, messo all'angolo, sarebbe rilegato a una posizione di minoranza e di fatto socio senza alcun potere decisionale.

Bufera Livorno, tra Navarra e i soci la tensione è già alta

Una situazione che l'imprenditore di Ferentino difficilmente accetterebbe e che pare impossibile non aver messo in conto. Ecco perché potremmo non essere vicini alla fine di una guerra il cui epilogo sarebbe auspicabile arrivare quanto prima. Alla mossa dei cosiddetti piemontesi - o dei veneti se si suppone che sia Banca Cerea a muovere le pedine -, Navarra potrebbe dunque rispondere cedendo le proprie quote (21%) oppure tentando di diventare socio di maggioranza. Difficile tuttavia supporre come, ma l'entusiasmo di questi giorni, palesato anche nell'incontro di mercoledì con il sindaco, faceva credere che l'ex presidente del Frosinone potesse riuscirci.

Livorno nel caos, Dal Canto: "Il tempo non aspetta noi. E per ora non siamo neanche una squadra"

Entusiasmo che però sembrava svanito poche ore dopo nel palco che per 21 anni è stato di Aldo Spinelli. Surreale il clima all'Armando Picchi, con Navarra, Casini e Cozzella, da una parte, e il gruppo Cerea (con Rubino a lungo defilato), dall'altra, distanti una decina di metri e capaci di ignorarsi sicuramente con meno imbarazzo di quanto provato dai pochi presenti addetti ai lavori. Una situazione intricata che lascia un'infinità di incognite sul futuro a breve, medio e lungo termine. 

Sinceramente, dopo il triste spettacolo visto in campo e in tribuna, all'Ardenza, non varrebbe neanche la pena dannarsi per cercare di capirci qualcosa in in più. Lo facciamo per amore del Livorno calcio e per provare a far luce su un presente vergognoso che non meritano almeno quei pochi tifosi ancora appassionati dell'amaranto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto Livorno, cda dimissionario: i soci isolano Navarra, il futuro è un'incognita. E il presente una vergogna

LivornoToday è in caricamento