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Caos Livorno, Ghirelli (Lega Pro): "Basta inseguire miopi interessi personali, agire per evitare il fallimento"

Situazione drammatica in casa amaranto, baratro ad un passo. Il presidente della Lega Pro: "Scadenze imminenti, salvare il futuro di questa società gloriosa"

È ormai ad un passo dal fallimento il Livorno calcio. L'ultimo cda di venerdì 11 dicembre si è concluso con un nulla di fatto, con le parti che hanno deciso di riaggiornarsi lunedì prossimo 14 dicembre. Un'impasse, l'ennesima, che ha scatenato la rabbia dell'ex numero uno amaranto Rosettano Navarra, scagliatosi duramente in diretta televisiva contro Aldo Spinelli, ritenuto il principale responsabile del naufragio del club.

Ad esortare i soci della società a mettere da parte le faide interne per cercare un'ultima ancora di salvezza è intervenuto, attraverso una lunga nota, il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Inaccettabile chiudere una storia calcistica gloriosa come quella del Livorno per un miope interesse personale", ha tuonato il presidente della Lega Pro.

Ghirelli: "Scadenze imminenti, mettere da parte gli interessi personali"

"Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, a cui riconosco grande impegno nel tentare di trovare un assetto societario capace di mettere sicurezza il Livorno Calcio, ha provveduto, nei giorni scorsi, a convocare un incontro in conference-call a cui ho partecipato insieme al Segretario Generale, avv. Emanuele Paolucci - si legge nella nota -. L'incontro è terminato, su indicazione del sindaco, con l'impegno che gli avvocati di Spinelli e di Navarra si ritrovassero insieme per definire una proposta di accordo per salvare il Livorno Calcio. L'indomani, in previsione del consiglio di amministrazione, diversi consiglieri avevano manifestato l'intenzione di dare le dimissioni se il signor Carrano non avesse 'materialmente' provveduto al pagamento di quanto dovuto affinché il Livorno Calcio fosse messo in condizione di sicurezza. In tal modo, con le dimissioni, si sarebbe aperta la strada per formare un nuovo assetto societario".

Caos Livorno, ultras in sede per contestare società e dirigenti

"Nulla di tutto ciò è avvenuto, anzi, si è assistito ad un grottesco scambio di accuse di responsabilità per il mancato compimento dell'operazione volta a mettere in area di sicurezza il Livorno - continua la nota -. Chiarisco subito che la ragione esposta da ogni protagonista è quella di avere certezza che i propri interessi venissero garantiti e salvaguardati. Credo che sia corretto chiedere che vengano salvaguardati i propri interessi; si dimentica però un piccolissimo particolare: il Livorno Calcio ha una scadenza il  prossimo 16 dicembre e a quella data si può aprire il baratro del fallimento".

"Perché? - prosegue Ghirelli - Il Livorno non ha adempiuto al pagamento degli emolumenti di luglio-agosto (rimane il dubbio se ci sia un margine interpretativo, vista la particolarità dell'attuale stagione sportiva. Contare su ciò, al momento, mi appare, almeno un atteggiamento non responsabile), se si dovesse aggiungere il mancato rispetto della scadenza federale del 16 dicembre pv, saremmo al capolinea. Rimane aperto, altresì, il problema della sostituzione della fideiussione non regolare depositata per la copertura dello sforamento budget".

"Se l'epilogo dovesse essere quello sopra evidenziato - ha concluso il presidente della Lega Pro -, tutti i protagonisti di questa disdicevole vicenda dimenticano che, fallendo il Livorno Calcio, ogni possibile interesse personale sarebbe inesistente o meglio non si avrebbe nessuna possibilità di salvezza personale. Ognuno sarebbe additato di una responsabilità conclamata: di aver chiuso una storia calcistica gloriosa come quella del Livorno Calcio per un miope interesse personale. Non c'è più tempo di disfide o accuse, è il tempo di agire".

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