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Sabato, 20 Aprile 2024
Livorno Calcio

Santini, dalla Primavera amaranto alla Serie B...degli Emirati Arabi: "Realizzo un sogno"

Il difensore, campione d'Italia con la Berretti nel 2017, vola in Medio Oriente dopo l'esperienza in prestito alla Sangiovannese: "Proposta da cogliere al volo"

Dalla Sangiovannese e dalla Primavera del Livorno alla Serie B degli Emirati Arabi. Questa l'incredibile parabola di Gabriel Santini, terzino sinistro laureatosi campione d'Italia con la Berretti amaranto nel 2017. Il classe 2000, dopo aver trascorso in prestito a San Giovanni Valdarno la seconda parte dell'ultima stagione, ha infatti deciso di intraprendere una nuova avventura, volando nel ricco paese del Medio Oriente. Una scelta fuori dal comune, con il difensore che poteva vantare l'interesse di numerose società di Serie C e D. Lui però, ai campi di provincia, ha preferito il fascino di un'esperienza esotica.

Santini: "Proposta da cogliere al volo, a Livorno poche prospettive"

Ma com'è finito nel mirino di un club arabo (il cui nome è ancora top secret) un ragazzo livornese di diciannove anni che fino allo scorso maggio ha militato in Serie D? La risposta ce l'ha fornisce il giocatore stesso, contattato telefonicamente dalla redazione di LivornoToday.

Ciao Gabriel, com'è nata questa opportunità?

"Avevo postato dei miei video su un social network dedicato al mondo del lavoro e questa società ha manifestato subito interesse. Da lì è nata una trattativa, che è andata a buon fine. Fin da quando ero bambino coltivavo il sogno di giocare all'estero: quando è arrivata quest'opportunità ho quindi deciso di coglierla al volo, dopo averne ovviamente parlato con la mia famiglia”.

Se da un lato quindi loro conoscono te, tu conosci loro e il calcio degli Emirati Arabi? Hai avuto modo di parlare con Paulinho che ha fatto un'esperienza simile in Qatar?

"Avere contatti con Paulinho non è semplice purtroppo, però sicuramente mi piacerebbe parlarci. Io da parte mia mi sono informato, soprattutto sul clima e sull'ambiente, quindi non vado impreparato. Poi a me il cambiamento non è una cosa che spaventa".

Da un punto di vista professionale, non si tratta di una scelta rischiosa? Magari una C o anche una D italiana potrebbe offrire più visibilità di una B degli Emirati Arabi.

"Qua a Livorno hanno avuto la possibilità per quattro anni di farmi un contratto, periodo durante il quale sono rimasto legato al club con il vincolo di giovane di serie. Adesso, andando in scadenza questo vincolo, la prospettiva era quella di un rapporto di addestramento tecnico per poi essere ceduto in prestito in Serie C o D. Dall'altra parte, invece, mi è arrivata l'offerta di un contratto da professionista da una società ambiziosa, che punta alla promozione nel massimo campionato in breve tempo".

Ma quindi hai qualcosa da recriminare al Livorno?

"No, ci mancherebbe, ognuno fa le proprie scelte. Io qua sono stato benissimo, non recrimino niente".

Un giorno speri di fare ritorno in Italia e debuttare tra i professionisti anche nel nostro paese?

"Il calcio è strano. Io per adesso parto, poi quello che succederà in futuro non si può sapere. Se capiterà l'occasione bene, ma non la reputo una priorità".

Facciamo un passo indietro: che cosa ti ha lasciato la vittoria dello scudetto con la Berretti nel 2017?

"È stato uno dei giorni più belli della mia vita, arrivato al termine di una stagione complicata. Un successo giunto grazie a mister Nappi, che considero il miglior allenatore che abbia mai avuto. Tra l'altro, si è trattata della prima vittoria nella mia breve carriera".

A questo proposito, c'è qualcuno dei tuoi ex compagni che reputi abbia le carte in regola per fare il debutto in prima squadra?

"Questo non so dirlo con esatezza, ma sicuramente il settore giovanile del Livorno negli ultimi anni sta lavorando bene. Ci sono molti ragazzi interessanti che si meriterrebero una possibilità".

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