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Livorno-Pro Sesto 0-2, Amelia: "Ci è mancata personalità, questa retrocessione pesa come un macigno"

Al termine della partita costata agli amaranto la discesa in Serie D soltanto il tecnico si presenta in sala stampa: "Dovevamo fare di più, carenti a livello mentale"

Una retrocessione vergognosa, logica conseguenza di una gestione societaria disastrosa e senza senso. Il Livorno, con la sconfitta interna per 0-2 contro la Pro Sesto, dice addio alla Serie C sprofondando nell'inferno dei dilettanti, dove gli amaranto non precipitavano da ben 29 anni. Una fine ingloriosa, di fronte alla quale nessuno degli attuali dirigenti del club ci ha messo la faccia: al termine della gara con i biancocelesti, infatti, solamente il tecnico Marco Amelia si è presentato in sala stampa per parlare con i giornalisti.

Livorno-Pro Sesto 0-2, le pagelle

Buonasera mister. Era la partita della vita, invece la squadra è parsa fin dall'inizio contratta.
"Sì, dovevamo fare senza dubbio meglio. Avevamo preparato la partita per giocare bene tecnicamente e con intensità, invece abbiamo sbagliato troppo, in particolar modo nel primo tempo. Peccato, perché sui risultati degli altri campi non avevo dubbi".

Cos'è mancato oggi?
"La personalità, che è il più grande difetto di questa squadra fin da inizio campionato. Nei momenti in cui serve prendersi maggiori responsabilità veniamo meno. Questa carenza poteva essere sovrastata con le doti tecniche e fisiche che abbiamo, ma non siamo stati precisi". 

Nella ripresa invece si è visto qualcosa di diverso, con la squadra che ha provato a fare qualcosa in più.
"Nell'intervallo avevo detto ai ragazzi che non stavano facendo bene, che stavamo sbagliando troppo. Abbiamo avuto un blackout, mi aspettavo da tutti qualcosa in più. Qualche buona occasione siamo riusciti comunque a crearla, ma ci è mancata un pizzico di cattiveria".

C'è il rammarico per qualche punto lasciato per strada?
"Sì, penso soprattutto alle partite con Grosseto e Lucchese: in quelle occasioni abbiamo perso 4 punti. Soprattutto il pari con i maremmani ci ha creato alcune difficoltà a livello mentale su cui abbiamo dovuto lavorare".

A fine partita abbiamo visto Mazzarani parlare al resto della squadra.
"Al termine della gara era giusto che i ragazzi stessero tra loro ed io mi sono allontanato. Andrea ha parlato con loro da leader in maniera privata".

Il futuro? Resteresti anche in Serie D?
"Adesso non è il momento di parlarne. Io sogno un Livorno di nuovo in alto a giocare contro le grandi squadre con la curva piena. Per me questo risultato è un macigno, è qualcosa che mi peserà tantissimo: ci ho messo tutto quello che ho ed ero convinto di riuscire a fare qualcosa di più oggi".

Con la società hai già parlato?
"No, a fine partita ho solo abbracciato i ragazzi ringraziandoli per la disponibilità che mi hanno dato, non sono neanche entrato nel mio spogliatoio. Mi auguro che questa società riesca a tirare su le sorti di un club al quale vogliamo tutti bene".
 

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