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Giovedì, 25 Aprile 2024
Livorno Calcio

Livorno, Lucarelli torna sull'esonero: "Avrei meritato di lavorare in un contesto diverso"

L'ex bomber, allontanato dalla panchina amaranto dopo dieci gare nello scorso torneo, punzecchia la società: "C'erano due direttori sportivi che si facevano la guerra e io nel mezzo..."

Un'esperienza non certo fortunata, quella di Cristiano Lucarelli sulla panchina del Livorno. L'ex bomber, approdato sulla panchina amaranto nell'estate scorsa tra l'entusiasmo generale, è stato esonerato dopo appena dieci gare, durante le quali ha collezionato un magro bottino di una vittoria, due pareggi e sette sconfitte. Al suo posto, dopo il ko interno con il Perugia arrivato all'undicesima giornata (la decima per il Livorno, visto che gli amaranto osservarono il turno di riposo nel primo turno), è arrivato Roberto Breda, che ha poi trascinato Luci e compagni ad un'insperata salvezza guadagnandosi la conferma anche per la nuova stagione.

Dell'avventura alla guida degli amaranto, l'ex numero 99 è tornato a parlare a SerieBnews.com, senza nascondere un pizzico di amarezza.

Lucarelli: "Dura lavorare con 33 elementi e con due direttori sportivi in guerra"

"Su undici gare (in realtà in campionato sono state dieci perché una giornata il Livorno ha riposato, ndr), nove sono state di grande spessore e ci è mancato solo il risultato - ha puntualizzato Lucarelli -. Mi sarebbe però piaciuto lavorare con 22/23 giocatori come sta facendo adesso Breda e non con 33 come ho dovuto fare io. In questi casti devi escludere alcuni elementi anche dalle prove tattiche e, umanamente, è difficile fare discriminazioni. L'esonero poi ci sta, ma per quello che rappresento per la città e la tifoseria il presidente avrebbe dovuto farmi lavorare in un contesto diverso. Fra l'altro c'erano due direttori sportivi che si facevano la guerra fra loro ed io ero nel mezzo".

Lucarelli ha poi analizzato l'attuale momento del Livorno, reduce dall'amaro pareggio di Cosenza: "Gli amaranto, dal mio punto di vista, hanno un'ottima squadra. Con il Pordenone hanno ottenuto la prima vittoria dopo un filotto di sconfitte e spero possa essere stata la svolta verso un campionato importante".

Infine, una battuta sul suo futuro: "Ho grande voglia di rimettermi in pista - ha sottolineato il tecnico -, ho una grande passione che mi è stata trasmessa da Walter Mazzarri. II problema, però, è che sono un cane sciolto: non ho amicizie e conoscenze tali da poter essere ingaggiato facilmente da un club. Tutto ciò che ho ottenuto è arrivato solo grazie alle mie forze".

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