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Festa a Padova, il Livorno è salvo: lo speciale

Gli amaranto pareggiano 1-1 all'Euganeo, ma il ko della Salernitana a Pescara regala la permanenza in B agli uomini di Breda

Il film del campionato: la gestione Lucarelli

Gli amaranto iniziano il campionato con due sconfitte con Pescara e Crotone, ma nessuno sembra preoccuparsi più di tanto: se il cestino dei punti raccolti rimane vuoto, le prestazioni appaiono infatti incoraggianti, lasciando sperare in una rapida inversione di rotta. Che però non avviene. Il Livorno, dopo aver trovato il primo punto a Cosenza, continua nella sua striscia negativa, con i ko interni con Lecce e Spezia che destano particolare preoccupazione. All'ottava giornata il primo acuto, con l'Ascoli battuto al Picchi per 1-0, ma rimane un episodio: gli amaranto cedono a Salerno e poi davanti al proprio pubblico con il Perugia, un ko che costa la panchina a Cristiano Lucarelli.

ll film del campionato: Breda e il miracolo

Al posto dell'ex bomber arriva Roberto Breda e lì, per il Livorno, inizia un nuovo campionato: dopo appena un pareggio nelle prime tre uscite, la squadra ingrana le marce alte, con le pesantissime vittorie con Foggia e Carpi che regalano nuova autostima. Luci e compagni continuano nella loro rincorsa, guadagnando lentamente posizioni, fino alla sosta per le nazionali di marzo, quando, al ritorno in campo, arrivano quattro ko consecutivi, che rimettono con l'acqua alla gola gli amaranto. Il dramma sembra consumarsi definitivamente a Foggia: 2-0 per i pugliesi al termine del primo tempo e destino che appare segnato. La C è dietro l'angolo. Poi, però, si scatena il ciclone Gori, che consegna al Livorno un punto che, alla fine, risulterà decisivo. Nelle settimane successive il pareggio con il quotato Palermo e le vittorie con Verona e Carpi, fino al pareggio di Padova. È l'apoteosi.

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