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Lunedì, 27 Marzo 2023
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Fallimento Livorno, a Pomezia la condanna arriva ai rigori: ma la serie D andava conquistata prima

Dal crollo nel finale di stagione alle prestazioni opache nei playoff nazionali, passando dal disastro nella poule promozione con il Tau: ecco come gli amaranto sono riusciti a buttare via una stagione

Un fallimento sportivo. Perché se in rosa hai giocatori del calibro di Vantaggiato, Torromino, Ferretti e Russo (senza contare Luci e Mazzoni indisponibili) e di fronte hai avversari che probabilmente la serie A o la B l'hanno vista solo in televisione, è impensabile non salire di categoria. E invece, con la sconfitta a Pomezia che ha sancito la mancata promozione del Livorno in serie D, gli amaranto sono riusciti in questo clamoroso flop che vanifica, di fatto, tutto l'entusiasmo che in città si respirava per la nascita dell'Us Livorno targato Toccafondi. Pazienza se, chi lo sa, in D ci andremo lo stesso grazie alla giustizia sportiva che potrebbe penalizzare il Figline per la farza nel finale di partita contro il Tau. Questa squadra doveva guadagnarsi il salto di categoria sul campo e non, eventualmente, nelle aule di tribunale. E per farlo, non sarebbe servita alcuna impesa: bastava battere il Tau Altopascio lo scorso 16 maggio, non il Real Madrid o il Milan di Rui Costa, Kakà, Seedorf e Shevchenko.

+++ La rabbia dei tifosi contro i giocatori: "Indegni, via le maglie. VIDEO +++

Il calo evidente che gli amaranto hanno avuto nel finale di stagione, purtroppo, era sotto gli occhi di tutti. Lo stesso Angelini, durante le conferenze stampa, aveva detto più volte che non gli era mai capitato di vedere giocatori così involuti durante le gare rispetto a quanto fatto vedere in settimana negli allenamenti. Ma la colpa è anche sua se il Livorno non è riuscito a vincere un girone (e neanche arrivare secondi) contro formazioni come Tau e Figline collezionando solo una vittoria e ben due sconfitte casalinghe. Una roba che ha dell'incredibile quasi al pari dei due pareggi striminziti che hanno permesso agli amaranto di avere la meglio sulla Maccarese nelle semifinali dei playoff nazionali. 

Giocatori contestati a Pomezia-2

Contro il Pomezia invece, squadra di tutto rispetto ma non certamente imbattibile, è andato in scena il peggio del Livorno di questi ultimi due mesi. Giocatori sulle gambe, bloccati mentalmente e incapaci di una qualsivoglia reazione. Assurdo infatti l'aver giocato in 11 contro 10 dal 16' del primo tempo e aver preso due gol nei primi 45 minuti in contropiede. Ancora più assurdo non aver praticamente mai tirato in porta per il resto della partita se non negli ultimi dieci minuti con le occasioni di Frati (traversa) e Vantaggiato. Il Pomezia, che in teoria avrebbe dovuto essere anche più stanco, è invece andato vicino al gol in più di un'occasione, specie nel secondo tempo supplementare. I rigori poi sono una lotteria dove si può vincere o perdere e tutti possono sbagliare. L'errore è stato arrivarci per giocarsi una promozione in serie D che doveva essere conquistata prima.

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