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Da Livorno all'Australia: Vittorio Valente firma per gli Harlequins

L'atleta ha siglato un contratto di due anni: "Grazie a chi mi ha aiutato a realizzare questo sogno"

La fantastica stagione dei Lions Amaranto ancora non si è conclusa. Il 28 aprile e il 5 maggio ci sarà lo scontro contro Olbia valevole per la promozione in serie B. Una sfida appassionante che Vittorio Valente non potrà seguire da vicino. L'ex atleta dei Lions infatti ha firmato un contratto da semi professionista con un importante club australiano: il Melbourne Harlequins Rugby Union Club, squadra di Ashwood, sobborgo di Melbourne.

Come è nata questa opportunità?
"Il tutto è nato grazie a Luca Mantovani che il 18 novembre era al 'Venturelli' di Piombino a guardare la partita, nella quale ero in campo, vinta dai Lions 5-34. Alla fine dell'incontro, si presentò e mi disse se poteva interessarmi un progetto in Australia. Mi fece il nome di Matteo Mazzantini come suo conoscente toscano. Gli raccontai che ero stato allenato anche dal padre Franco. Io avevo già vissuto un'esperienza lavorativa in Australia e avevo già giocato da quelle parti. Mantovani mi passò un contatto e dopo due giorni sono stato ingaggiato. La prossima settimana ci sarà la mia presentazione con tanto di intervista ufficiale e firma in diretta televisiva". 

Che tipo di contratto ha firmato?
"Ho sottoscritto un contratto per due anni, con uno stipendio fisso che mi arriva ogni due mesi".

Sono ambiziosi i progetti degli Harlequin?
"Sì: la squadra è arrivata per due anni consecutivi alle finali della Premier per la Dewar Shield". 

Ci saranno altri italiani in rosa? 
"No, sono in assoluto il primo rugbista italiano a essere stato messo sotto contratto semi professionistico in Australia".

Come si trova in questa realtà del tutto differente?
"Molto bene, qua non mi fanno mancare davvero niente. È chiaro che mi auguro di crescere anche dal punto di vista sportivo e, perché no, mi auguro di passare a club ancor più importanti. Recentemente sono venuti gli osservatori dei Rebels e degli Rising a vederci. Sogno di arrivare a giocare a quei livelli. Tra l'altro tra le società i rapporti sono ottimi".

Chi vuole ringraziare? 
"I Lions con il presidente Mauro Fraddanni che mi ha cresciuto, Emanuele Bertolini che mi passava perfino a prendere a casa durante il periodo adolescenziale, per portarmi al campo ad allenarmi e Giampaolo Brancoli che mi ha dato l'opportunità di tornare a giocare, dopo che tutti gli altri mi avevano dato ormai per fallito. Spero con tutto il cuore che la squadra possa passare di categoria: se lo merita". 

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