"Via da qui chi ha sciolto il PCI". È così che i militanti livornesi del Partito Comunista, guidati dal segretario provinciale Lenny Bottai, hanno accolto la delegazione del Partito democratico alle celebrazioni del centenario della fondazione del Parito Comunista d'Italia. Una contestazione messa in scena all'arrivo del parlamentare Andrea Romano, del consigliere regionale Francesco Gazzetti e del segretario comunale Federico Mirabelli, quando i comunisti hanno rivendicato l'eredità di "quei valori abbandonati dal Pd che oggi viene qui a fare il teatrino".

Fischi e offese hanno accompagnato gli esponenti democratici al momento della deposizione dei fiori al teatro San Marco. "Dispiace che un'occasione storica come questa sia ancora divisiva - le parole di Romano - ma siamo abituati alle contestazione che fanno parte del folklore di Lenny Bottai. Sinceramente non so neppure quanto prenda il partito di Marco Rizzo, ma lasciamo perdere".

Livorno, 21 gennaio 1921: nasce il Partito Comunista d'Italia. Le celebrazioni del centenario dal Goldoni al teatro San Marco

"Questa è una bella giornata - ha detto Romano - che ricorda l'inizio di una vicenda storica la quale, con le sue luci e le sue ombre, è stata un passaggio fondamentale nella storia del Paese e appartiene a tutti. Il PCI ha nei suoi capisaldi la difesa della democrazia italiana, l'antifascismo e anche il tentativo ostinato di tenere insieme l'Italia nella difesa della Repubblica quando poteva essere spezzata da fenomeni sovversivi pericolosi". Storie e valori che proprio i comunisti hanno fortemente rivendicato accusando invece i democratici di averli persi per strada ed anzi condannati. Significativo, a tal proposito, lo striscione "Nazismo e comunismo equiparati, Pd oggi qui? Compagni Sbagliati" e la successiva replica a Romano del segretario del PC livornese, Lenny Bottai.