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Affronta il rapinatore e lo mette in fuga dalla tabaccheria: "Paura? Forse incoscienza, aveva un coltello con una lama di 20 cm"

Mario Toncelli, titolare del negozio in via del Lavoro, racconta i concitati momenti all'interno del suo esercizio: "All'inizio non ho capito le sue intenzioni, poi quando è venuto dietro il banco l'ho colpito più volte e ho iniziato a gridare"

Ha agito d'istinto, con coraggio e un bel po' di incoscienza, senza neppure avere il tempo, dice, di avere paura. Soltanto dopo, ripensandoci, si è reso conto di quanto, per difendersi da un tentativo di rapina, poco prima avesse di fatto messo a rischio la propria incolumità. Per fortuna, però, Mario Toncelli può raccontare quanto accaduto nella mattina di venerdì 12 agosto nella sua tabaccheria, dove un uomo armato di un lungo coltello e con il volto travisato da mascherina, occhiali da sole e cappello ha cercato di farsi consegnare i soldi.

Saltato dietro al bancone, è nata la colluttazione tra Toncelli e il malvivente che lo stesso tabaccaio racconta a LivornoToday. "All'inizio non mi sono neppure reso conto di cosa volesse - spiega Toncelli - poi è saltato dietro il bancone e a quel punto l'ho colpito diverse volte. Poi ho iniziato a gridare aiuto, è arrivata gente e a quel punto quest'uomo è scappato, come mi hanno detto, su un'auto. Basta, non saprei neppure riconoscerlo perché aveva il volto travisato". "Paura? Più che altro tanta incoscienza, non ho avuto neppure il tempo di avere paura. Mi sono reso conto solo dopo di aver corso un bel rischio perché il coltello era veramente grosso, con una lama di 20 cm. Se mi avesse colpito potre avere avuto seri problemi".

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