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Salvetti sindaco, la dedica musicale di Rondelli e Lenzi tra comunismo perduto e nuova sinistra

Il celebre pezzo di De André rivisitato dai due cantautori livornesi per il nuovo inquilino di Palazzo Civico

Se Livorno fosse stata una canzone, Luca Salvetti avrebbe scelto Luce di Elisa. Confidenze di qualche mese fa, quando si presentò alla città come candidato sindaco di una coalizione di centrosinistra che, a distanza di poco più di 100 giorni, si ritrova alla guida della città. Un successo netto al ballottaggio di domenica 9 giugno celebrato tuttavia con ben altre note musicali: a partire da Bella Ciao, canto che ha accompagnato la camminata del neo sindaco dal comitato elettorale al Comune appena avuta la certezza dei risultati, oppure Livorno antifascista siamo noi, intonata da elettori e militanti appena Salvetti ha varcato la soglia di Palazzo Civico.

Non solo: a rendere omaggio al nuovo sindaco di Livorno sono stati Bobo Rondelli e Simone Lenzi, con una rivistazione dell'amore perduto di Fabrizio De André tra la nostalgia di un comunismo passato e la speranza della rinascita di una nuova sinistra.

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