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Cronaca

Edilizia scolastica, Virgili (Flc-Cgil): "Sovraffollamento sfuggito al controllo e responsabilità scaricate su singoli istituti, adesso basta"

Il sindacato dopo le elezioni rsu vinte al liceo Cecioni: "Premiato il nostro impegno per ottenere spazi adeguati e in difesa della scuola pubblica. Ma ora tutti i soggetti devono fare la propria parte per una programmazione condivisa"

Quattro rappresentanti su sei frutto di 115 preferenze su 171 voti. Le elezioni per il rinnovo della rsu del liceo Cecioni di Livorno premiano la Flc-Cgil che incassa così la maggioranza di rappresentanti sindacali nell'istituto più frequentato della città. Un risultato che la segretaria generale Veronica Virgili valuta anche in conseguenza dell'impegno e del lavoro della Cgil nella "lotta portata avanti per ottenere spazi adeguati per l'attività scolastica, nella difesa della scuola pubblica e per il diritto non solo allo studio, ma anche alla scelta del proprio percorso formativo". 

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Diritti, questi, rivendicati fortemente anche nello sciopero generale del 17 novembre scorso, dove sotto il palazzo della Provincia si è chiesto con forza che non fossero stabiliti criteri escludenti per i licei cittadini. "Si è anche cercato il coinvolgimento del sindaco chiamato ad essere garante dell'apertura di un tavolo che vedesse il Comune corresponsabile di una programmazione territoriale dell'edilizia scolastica - dice Virgili -. La relazione tecnica della Provincia, benché parziale, lascia intravedere la reale capienza degli Istituti e demanda ai singoli dirigenti la gestione tecnica del sovraffollamento scolastico sfuggito al controllo, aggravando le responsabilità di ogni singolo membro del personale scolastico. Scaricando la responsabilità di scelte drastiche su ogni singolo Istituto. Di quelli che lottano per non essere accorpati e di quelli che rischiano di essere sovraffollati. Il tutto con personale sottodimensionato, e con grave detrimento della qualità della didattica". 

"Attendiamo trepidanti come regalo natalizio - conclude Virgili - l'apertura di una seria discussione con tutti i soggetti della comunità educante ed includente. Nessuno deve sentirsi esonerato dal fare la propria parte. Non è più tempo di dormire sonni tranquilli, e di procrastinare oltre una seria tavola rotonda di programmazione delle aule in base al reale fabbisogno del numero di iscritti. Urge condividere responsabilità e programmazione per porre un argine alla demolizione della pubblica istruzione. Serve una svolta.

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