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Lunedì, 29 Aprile 2024

Scuola, centinaia di studenti manifestano in piazza a Livorno: "No a doppi turni e numero chiuso, sì al diritto allo studio". FOTO e VIDEO

I giovani hanno manifestato fino alla Provincia: "Basta aule gelide, muffa sulle pareti e palestre allagate"

Mancanza di spazi idonei dove poter studiare, rischio di doppi turni, aule e palestre fatiscenti. Ecco le ragioni che hanno spinto gli studenti e le studentesse livornesi a tornare a manifestare in piazza il proprio malcontento, con un corteo organizzato dal collettivo studentesco "Scuola di carta". I manifestanti sono partiti da piazza Cavour nella mattina di oggi, giovedì 7 dicembre, per andare fin sotto la Provincia a urlare il proprio malcontento: "Vogliamo tutelare il nostro diritto allo studio che non deve comprendere doppi turni, i quali tolgono la possibilità di avere una vita oltre alla scuola, o il numero chiuso che classifica i ragazzi in base a un voto. Diciamo anche basta ad aule dove ci sono 7 gradi per non parlare della situazione edilizia con edifici pericolosi dove ci sono finestre che cadono, palestre allagate e bagni per disabili usati come magazzini. Tutto questo avviene nell'indifferenza delle istituzioni". Alla manifestazione presente anche Veronica Virgili, segretaria generale Flc-Cgil: "Siamo qui in segno di appoggio verso gli studenti che devono essere liberi di scegliere la scuola che preferiscono. È essenziale garantire spazi adeguati perché è qui che si formano i cittadini del futuro". 

Scuola, protestano gli studenti a Livorno

Scarpellini: "Serve una mobilitazione di istituzioni, associazioni e mondo della scuola"

In piazza, per un confronto con tutti gli studenti e le studentesse, anche la presidente della Provincia, Sandra Scarpellini e il vice presidente Pietro Caruso, intervenuti così all’assemblea che si è svolta al termine della manifestazione studentesca. "Abbiamo volentieri partecipato a un confronto con tutto il gruppo degli studenti in strada - le parole della presidente -, anziché ricevere una piccola rappresentanza a palazzo Granducale e condividiamo con assoluta convinzione quanto espresso da molti di loro in merito alla necessità, come peraltro avevamo già espresso nei tavoli che si sono finora succeduti, di una forte mobilitazione che veda istituzioni, associazioni e mondo della scuola fare fronte comune in difesa della scuola pubblica, a partire dai finanziamenti necessari per gli investimenti sulle strutture scolastiche. Per quanto riguarda i problemi dell’oggi - ha aggiunto la presidente - come Provincia abbiamo ribadito che faremo quanto possibile, nel massimo delle nostre possibilità, in merito agli impegni che ci siamo assunti: completare la ricognizione su tutti gli spazi scolastici disponibili in termini di adeguatezza e sicurezza; predisporre una proposta sul dimensionamento scolastico, supportata dai dati della ricognizione, da portare al confronto con tutte le componenti scolastiche ai fini della massima condivisione delle soluzioni; garantire il diritto di ogni ragazzo e ragazza in uscita dalle scuole medie, di scegliere il proprio percorso di studi".

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