25 aprile, 6° edizione della Festa della Liberazione al Castellaccio
L'idea della festa è nata nel 2013, quando conoscemmo il partigiano Giuliano Ciaponi che durante l'occupazione tedesca svolgeva azioni di collegamento tra il comando partigiano e i giovani che volevano unirsi ai partigiani. Il suo nome l'avevamo trovato in un libro di Bruno Bernini, e da li decidemmo di andarlo a conoscere. Lui ci spiegò come arrivare alle Grotte dei Banditi, luogo di comando del X° distaccamento Oberdan Chiesa, e dopo averle cercate con molte difficoltà poichè le indicazini non erano precise, alla fine ci siamo riusciti e nel momento stesso abbiamo pensato di organizzare una festa che a Livorno mancava da tempo. Una festa di popolo con una camminata partigiana, mai realizzata a Livorno, fino alle grotte. Il fine era quello di valorizzare e ricordare la Brigata livornese e la Liberazione dal nazi-fascismo. Nel 2014 abbiamo realizzato la prima edizione.
L'anno seguente abbiamo conosciuto anche Alberto Vannini, partigiano del X° Distaccamento "Oberdan Chiesa" e altri partigiani livornesi poco conosciuti e abbiamo raccolto le loro testimonianze in una video intervista
Negli anni hanno partecipato alla festa molti parenti dei partigiani scomparsi, come il figlio di Bruno Bernini (che era il comandante del X° distaccamento), la figlia di Piero Pupi, di Renzo Giacomelli e di Renato Cecchi, tutti partigiani della brigata "Oberdan Chiesa", e i nipoti di Oberdan Chiesa, fucilato per rappresaglia dai tedeschi a Rosignano, venne appunto intitolata a lui la brigata partigiana.
Con la presenza dei parenti si sono vissuti momenti di commozione per noi e per loro, che per la prima volta visitavano i posti tanto raccontati dai loro genitori ormai scomparsi.
In un mondo dove la memoria si fa sempre più labile, dove tornano sempre rigurgiti fascisti e razzisti, e dove la storia viene spesso revisionata e cambiata, riteniamo importante creare momenti di riflessione e condivisione di valori importanti, il tutto nello spirito di una festa popolare.
Inoltre sarà un momento di ricordo di altri partigiani che ci hanno lasciato come Garibaldo Benifei, Osmana Benetti e Roberto Perez "Il Toscanino" del quale abbiamo raccolto le memorie inedite pochi mesi prima della sua scomparsa e siamo riusciti a farle pubblicare. Ma anche Pierluigi Falca morto a Cuba come aveva sempre desiderato.
Ma questa festa serve anche per ricordare e sostenere le lotte di Liberazione di oggi e di domani, dalla Palestina, al Kurdistan, per dire no a tutte le guerre del capitalismo , contro lo sfruttamento e ogni tipo di discriminazione.
Perché non c'è futuro senza memoria, ma la memoria deve essere stimolo per capire il presente e per capire che molte barbarie si stanno ripetendo anche nel presente e che quindi vanno combattute con ogni mezzo.