"Pizzaballa ti odio", giovedì 18 maggio monologo teatrale di Massimo Volpi all'ex Cinema Aurora
Una figurina introvabile nella Livorno degli anni '60, vista con gli occhi di un bambino. La figurina è di Giampiero Pizzaballa e l'album dove doveva essere attaccata con la colla è quello della collezione Panini del campionato di calcio del 1965. Giovedì 18 maggio, alle 18 all'ex Cinema Aurora, la storia della figurina, e non solo, sarà raccontata nel monologo teatrale "Pizzaballa ti odio", di e con Massimo Volpi, autore del libro omonimo pubblicato da Erasmo Libri.
Pizzaballa è stato un calciatore di serie A. Un portiere che ha calpestato i prati di tutta Italia e militato nell'Atalanta nella Roma e altre formazioni. E' stato terzo portiere della nazionale italiana a Londra nei campionati mondiali del '66 in Inghilterra. Fino a qui niente di particolare. Il nome di Giampiero Pizzaballa è legato a una mancanza. Sì a una mancanza: nel 1965 la collezione di figurine Panini era una consuetudine per i bambini, che oltre a riempire pagine e pagine con i calciatori, avevano fatto di quei piccoli quadratini colorati un momento di importante socializzazione attraverso i giochi e gli scambi. Un bimbo di nome Massimo vive questo suo album con un grande amore, la colla è fatta in casa con la farina e l'acqua, e i doppioni vengono scambiati con gli amici. I giovani collezionisti ogni tanto trovano le figurine rare, ma l'introvabile è lui: Pizzaballa. Lui no non si trova e diventa così un'amabile ossessione presente nella vita del giovanissimo Massimo Volpi nella Livorno degli anni sessanta.