rotate-mobile
Cronaca

Presidio di Usb davanti alla sede di Aamps: "Cambia l'appalto per le pulizie ma non il contratto delle lavoratrici"

Il sindacato attacca l'azienda per la scelta fatta: "Non è neanche dato sapere se la nuova società manterrà l'organico attuale"

Usb attacca pubblicamente Aamps per il sistema di appalti all'interno della società pubblica di igiene ambientale. A finire nel mirino del sindacato è proprio l'ultimo cambio di appalto nel servizio di pulizie all'interno dell'azienda che, secondo quanto denunciato dal sindacato, metterebbe a rischio il futuro delle attuali lavoratrici "visto che non è dato sapere se la nuova società è intenzionata a confermare l'attuale organico" sottolinea il sindacato. Ma il problema per Usb è anche un altro: "Alcune delle attuali dipendenti impegnate nelle pulizie interne erano state assunte con un contratto che prevedeva tre ore di lavoro settimanali. Invece abbiamo scoperto che venivano impiegate per anche 25 ore; la differenza veniva pagata dalla precedente cooperativa attraverso la voce 'trasferta Italia', cioè praticamente al nero". 

La situazione, denuncia sempre Usb, non avrebbe subito modifiche neanche con il cambio di appalto: "È stato mantenuto invariato il capitolato, chiedendo alle lavoratrici di firmare dei contratti con il medesimo monte ore. Come saranno pagate le ore aggiuntive non è dato saperlo. Questo cambio poteva essere l'occasione per 'mettere a pulito' una situazione che purtroppo si trascina da troppo tempo. Tuttavia dobbiamo constatare che, da parte dell'ente, questa volontà non c'è stata".

Per questo motivo Usb ha proclamato una prima giornata di sciopero per oggi, 2 febbraio, con presidio di fronte alla sede Aamps in via Dell'Artigianato.

Aamps risponde a Usb sull'appalto dei servizi di pulizia.

L'azienda, tramite l'amministratore unico Raphael Rossi, ha voluto rispondere alle accuse lanciate da Usb: "Oggi il sindacato ha affisso su un muro perimetrale dell'azienda, in prossimità dell'accesso all'area Impianti in via dell'Artigianato 32, uno striscione con scritto 'Lavoriamo in nero per un appalto pubblico'. Si ritiene che tale affermazione, verosimilmente dettata dal desiderio di alzare i toni sulla questione, possa risultare lesiva dell'operato di Aamps da sempre improntato al massimo rigore in materia di gestione degli appalti pubblici e, pertanto, ne prendiamo fermamente le distanze".

"Nel caso specifico - continua Rossi - richiamato dal sindacato, riconducibile all'esito di una gara di appalto per il servizio di pulizia nei locali dell'azienda, confermiamo e ribadiamo con forza che tutte le procedure messe in atto per l'individuazione del fornitore, così come i successivi adempimenti per l'assegnazione dell'appalto, sono stati realizzati con il consueto scrupolo a salvaguardia dei lavoratori e delle finanze pubbliche. Ho comunque incontrato i lavoratori interessati dalla vicenda per comprendere fino in fondo le motivazioni della protesta e le rispettive esigenze". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Presidio di Usb davanti alla sede di Aamps: "Cambia l'appalto per le pulizie ma non il contratto delle lavoratrici"

LivornoToday è in caricamento