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Cronaca

Corridoio tirrenico fuori dai piani del governo, i sindaci della costa a Draghi: "Opera strategica, va commissariata"

La lettera spedita al presidente del Consiglio e al ministro Giovannini: "Viabilità inadeguata, il nostro territorio merita investimenti e sviluppo". Lippi (Cecina): "Rabbia e preoccupazione"

Rabbia e preoccupazione per le notizie in arrivo da Roma. Che, secondo il sindaco di Cecina, Samuele Lippi, vedrebbero il mancato inserimento del Corridoio tirrenico nelle opere strategiche da commissariare, e quindi da realizzare, nell'ambito dell'apposito decreto legge sui 'Commissariamenti'. Per questo i sindaci della costa toscana (Livorno, Rosignano, Cecina, Bibbona, Castagneto e Piombino) hanno scritto al presidente del consiglio, Mario Draghi, e al ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini. Una nota che è stata inviata anche ai colleghi dei comuni interessati dal passaggio della variante Ss1 Aurelia. Nel documento viene rimarcata la necessità strategica dell'opera, "unica via di comunicazione tra il nord Europa e Roma che passa dalla costa", nonché lo stato di degrado in cui versa tale strada.

"Sottopassi deteriorati, c'è il rischio di incidenti e crolli per chiunque li attraversi"

Ponti Aurelia Cecina-2Ciò che viene lamentato dagli amministratori dei territori della costa è che "ancora oggi - si legge nella lettera inviata a Draghi - cittadini, lavoratori e turisti vivono i continui disagi di una viabilità inadeguata a connettere i nostri tessuti, le nostre relazioni e lo sviluppo dei nostri territori". "Ma c'è di più - aggiungono -: oltre alle opere compensative presenti nel progetto originario e poi sparite nel nulla, l'attuale stato di deterioramento dei sottopassi rende fin troppo reale il rischio di incidenti e di crolli per chiunque li attraversi". Ed è proprio per questi motivi che i sindaci della costa si sono uniti firmando il documento proposto affinché "il territorio sia destinatario dell'attenzione e degli investimenti che merita e che invece mancano da tanto tempo".

A Roma il confronto per l'inserire l'opera nel decreto: "Questo braccio di ferro in stanze lontane è l'ennesimo schiaffo al territorio"

Inoltre, in merito al confronto che in queste ore si sta tenendo a Roma sull'inserimento o meno del corridoio Tirrenico nelle opere da commissariare i sindaci evidenziano che "il braccio di ferro che si sta verificando in stanze lontane dai luoghi interessati da questa decisione - spiegano - è l'ennesimo schiaffo a un territorio che non vuole essere considerato strategico, quale invece è ed è sempre stato". Una questione, dunque, quella delle infrastrutture e della viabilità, che è da sempre un nodo cruciale per tutti i territori che vedono nell'implementazione della rete autostradale un elemento importante per la crescita e lo sviluppo delle attività e dei servizi presenti.

"Basta con logiche sterili, il bene comune venga ascoltato per una nuova stagione di investimenti"

Nella lettera i sindaci della costa si rivolgono ai rappresentanti del Governo con richieste e speranze ben precise, sempre nell'ottica della sicurezza per i cittadini e dello sviluppo economico. "Chiediamo che venga restituita la titolarità dei lavori da Sat ad Anas - spiegano - e che, nel frattempo, l'adeguamento e messa in sicurezza dell'Aurelia tra Cecina e Civitavecchia, ovvero la cosiddetta Tirrenica, venga inserita nel decreto delle opere da commissariare. Tale commissariamento, infatti, è stato già definito dal decreto Semplificazioni del luglio 2020, dopo la disposizione legislativa del febbraio 2020 che permetteva il trasferimento dell'opera da Sat ad Anas. Non c'è più tempo per le sterili logiche date dai rapporti di forza tra partiti né per gli interessi di pochi. Il bene comune deve essere la via maestra da perseguire e in questo senso - concludono - noi sindaci chiediamo che il nostro grido venga ascoltato e accolto affinché si possa procedere ad una nuova stagione di investimenti e di sviluppo che tutto il nostro territorio merita da tanto tempo, troppo tempo".

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