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Cronaca

Fase 2, visite ai congiunti: non solo parenti ma anche fidanzati e "affetti stabili"

Il governo chiarisce quanto espresso nel dpcm del 26 aprile estendendo il significato che non si lmiterà più ai soli familiari. Ma restano ancora dubbi

Probabilmente servirà una pagina apposita sul sito di Palazzo Chigi per rispondere ai molti dubbi che permangono, nonostante il chiarimento di oggi, su alcuni aspetti della cosiddetta fase 2 definiti nel dpcm varato dalla presidenza del consiglio dei ministri nella serata di domenica 26 aprile. Se le Faq relative alla ripresa delle attività trovano risposte più o meno chiare e calendarizzate, resta invece ampio il margine di interpretazione su cosa sarà possibile o meno fare dal prossimo 4 maggio. A partire dalle visite ai congiunti, inizialmente intesi come parenti, sulle quali il governo è stato costretto a precisare fin da oggi: con il termine "congiunti" si intendono "parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili".

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A chiarirlo è stata il ministro delle infrastrutture e trasporti, Paola De Micheli, durante la trasmissione televisiva La vita in diretta. "I congiunti - ha detto il ministro - sono le persone con le quali si intrattengono rapporti affettivi stabili, compresi i fidanzati. Una dicitura così ampia richiede comunque la responsabilità individuale". Incontri che, ad ogni modo, dovranno avvenire nel rispetto delle norme del distanziamento sociale: esclusi, dunque, gli assembramenti per pranzi di famiglia o simili. "Dubito - ha concluso De Micheli - che ci sarà in un futuro abbastanza prossimo la possibilità di assembramento anche di natura familiare, ma singolarmente ci potremo rivedere".

Visite ai congiunti, critiche dalla politica e dal mondo dell'attivismo civico

La possibilità delle visite limitatamente ai soli congiunti ha tuttavia sollevato numerose critiche, sia da diverse forze politiche che dal mondo dell'attivismo civico, tra cui quelle del segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzoni: "Il fatto che l'allentamento delle restrizioni sulle relazioni sociali - ha spiegato Piazzoni - sia circoscritto alla definizione di 'congiunti', che nei nostri codici è riferita inequivocabilmente alla dimensione formale della parentela, di sangue o acquisita, rappresenta un inedito e inaccettabile intervento dello Stato nella definizione della gerarchia degli affetti. Condividiamo la prudenza con cui ci sia avvia al superamento del lockdown della fase 1, ma alcune disposizioni lasciano sconcertati".

(foto d'archivio)

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