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Cronaca

Migliaia di euro per la Tari e costo della luce triplicato, ristorazione in ginocchio. Tni Italia: "A rischio la sopravvivenza del settore"

L'allarme arriva dall'associazione sindacale delle imprese Horeca, che al Comune di Livorno avanza delle proposte: "Riduzione della tariffa rifiuti e Travel bond per i turisti"

Sarà nel corso di un incontro previsto con l'amministrazione comunale di Livorno il prossimo 27 luglio che i rappresentanti di Tni Italia, associazione sindacale delle imprese Horeca, avanzeranno delle proposte per far fronte ad una crisi del settore della ristorazione dovuta anche a "rincari della luce fino al +270%". "Servono interventi immediati - spiegano - per le imprese del territorio", ed è da qui che illustrano alcune proposte "salva-crisi per la città di Livorno". Tra queste 'Livorno travel bond' ai turisti virtuosi e riduzione della Tari in proporzione al calo di fatturato, ma anche azzeramento del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2022. 

"Siamo in piena emergenza economica. In una fase di rincari generalizzati, con le bollette della luce in aumento esponenziale (fino al +270% a giugno 2022 rispetto allo stesso mese 2021), servono misure da mettere in campo immediatamente a sostegno delle imprese della ristorazione, anche a livello di enti locali, a partire da un intervento sulla Tari", spiegano la presidente toscana e il segretario regionale di Tni Italia, rispettivamente Tiziana Del Monaco e Francesco Ricciardi. La tariffa sui rifiuti infatti - secondo quanto spiega Tni Italia - pesa mediamente su un bar per 1.400 euro l'anno, per un ristorante di circa 100 metri quadrati, con giardino, si superano i seimila euro l'anno. "Costi che in questo contesto di crisi economica sono insostenibili. Per questo - sottolineano i due rappresentanti di Tni Italia – abbiamo avanzato alcune proposte al Comune, che lo scorso anno ha dimezzato la Tari. Quest'anno si prevede invece un aumento, attorno al 7%".

"Riduzione della Tari, gratuità del suolo pubblico e travel bond per i turisti virtuosi": le proposte dell'associazione al Comune

Tni Italia chiede la riduzione della Tari in proporzione al calo di fatturato certificato dai bilanci 2020 e 2021 rispetto al bilancio 2019 nel caso delle società di capitali, mentre per le altre aziende attraverso il calo sui corrispettivi. "Ad esempio, nel caso di perdita pari al 60%, si applicherebbe uno sconto Tari del 60% - spiegano Del Monaco e Ricciardi - e questo anche nel rispetto ideologico del concetto che meno si è lavorato e meno si è prodotto rifiuti. Inoltre, chiediamo all'amministrazione che si prevedano dei piani di rientro per le attività che non hanno pagato la Tari a partire da un minimo di 36 rate, senza applicazione di oneri ed interessi". Per il suolo pubblico, la richiesta è invece di mantenere la gratuità fino al 31 dicembre 2022, con la possibilità, per chi non ha goduto di questa agevolazione, di ottenere la riduzione di almeno il 50% della quota fissa della Tari. 

Tni Italia chiede inoltre di reinvestire eventuali disavanzi o scostamenti di bilancio provenienti da bandi per sostenere le imprese nell'emissione di 'Livorno travel bond', ovvero di buoni spendibili nelle strutture ricettive, bar, ristoranti, gelaterie presenti nel comune, da distribuire a quei turisti 'virtuosi' che pernottano di più sul territorio livornese. E ancora: un fondo per tutte le start up presenti nel territorio che non hanno beneficiato di alcun sostegno né tantomeno dell’accesso al credito, contributi a fondo perduto da utilizzare nella filiera locale per acquisti di prodotti enogastronomici di aziende toscane ed un piano di ricostruzione economica comunale da realizzare grazie ad accordi con le banche inserite nel tessuto economico della zona per la concessione di garanzie al credito per le imprese che ne sono rimaste tagliate fuori. "Abbiamo lanciato le nostre proposte salva-crisi per Livorno perché la nostra associazione sindacale, Tni Italia, sta lavorando a testa bassa per cercare di non lasciare nessuno indietro. Ringraziamo l'assessore al commercio Rocco Garufo per averci ascoltato e aver aperto il tavolo di confronto, con l'auspicio – concludono Del Monaco e Ricciardi – che ciò porti a risultati concreti per una categoria in forte difficoltà e che negli ultimi mesi ha già registrato, proprio sul territorio di Livorno, diverse chiusure. E' in gioco la sopravvivenza delle imprese del territorio".

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