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Cronaca

Tamponi in parafarmacia, polemica dopo il 'no' in Senato: "Interessi lobbistici"

Bocciato l'emendamento al decereto Covid con i voti di Lega, Fratelli dìItalia, Forza Italia e Italia Viva, protesta l'associazione dei parafarmacisti toscani: "Se trovate lunghe file nei punti raccolta la colpa è della politica"

Farmacie, drive through e hub preposti dalle Asl. Resteranno questi, al momento, i punti raccolta per effettuare i tamponi dopo il 'no' in Senato agli emendamenti al decreto Covid che avrebbero consentito alle parafarmacie di effettuare test rapidi validi, ad esempio, per iniziare o uscire dalla quarantena. Un voto duramente criticato dall'Associazione parafarmacie della Toscana che individua negli "interessi lobbistici" l'unica ragione possibile di una decisione che va "contro l'interesse dei cittadini".

"Se avete necessità di effettuare un tampone e andate in farmacia e trovate una fila infinita dovete sapere che quella fila poteva essere un po' più corta - attacca la presidente dell'Associazione parafarmacie della Toscana, Maria Paola Poli -. La situazione non cambia per volontà politica e precisamente dei partiti Italia Viva, Lega e Forza Italia che mercoledì in Senato, contro l'interesse dei cittadini e con scuse senza fondamento, hanno impedito l'approvazione degli emendamenti volti all'aumento dei punti di raccolta dove effettuare i tamponi, lasciandone l'esclusività alle farmacie".

Il pasticcio dei tamponi vietati in parafarmacia

"Erano tre gli emendamenti inseriti ma nessuno dei tre e stato approvato - continua - vietando cosi ai farmacisti di parafarmacia di aiutare a snellire le lunghe file create nelle farmacie e negli hub delle asl, per di più dopo l'ordinanza del presidente della Regione Toscana che permetteva di utilizzare il risultato del tampone antigenico rapido delle farmacie per stabilire l'inizio e la fine della quarantena".

"Sarebbe stato un contributo importante per i cittadini che ogni giorni ci chiamano per sapere se eseguiamo i tamponi perché i tempi di attesa purtroppo sono lunghi per l'alta richiesta - conclude Poli -. Ci siamo chiesti se ci fosse una motivazione reale per il diniego di questo aiuto ai cittadini ma oltre ad un interesse lobbistico non vediamo altre motivazioni. L'Associazione parafarmacie della Toscana che sta sempre dalla parte dei cittadini resta, nonostante tutto, a disposizione per aiutare il Sistema Sanitario Regionale".

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