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Cronaca

Porto, esposto di Usb all'ispettorato del lavoro: "Stop al far west, si rispettino le regole su sciopero e straordinari"

Alcuni rappresentanti del sindacato nella mattina di mercoledì 7 dicembre hanno avuto anche un colloquio con la direttrice dell'ente esponendo quanto contenuto nell'atto presentato

"Stop al porto del far west". Lo gridano a gran voce i rappresentanti del sindacato Usb di Livorno che nella mattina di mercoledì 7 dicembre hanno manifestato insieme alla Rsu di Alp di fronte alla direzione territoriale del lavoro di Livorno. Alcuni rappresentanti hanno anche avuto un colloquio con la direttrice dell'ente, illustrando l'esposto dettagliato "in merito - spiegano - al ricorso massiccio al lavoro straordinario e al mancato rispetto dei riposi tra un turno e l'altro".

"È stata anche l'occasione - ha sottolineato il sindacato - per denunciare una grave condotta antisindacale in merito all'ultimo sciopero generale quando la dirigenza Alp ha inviato avviamenti 'anomali' e non giustificati da esigenze concrete per permettere poi la chiamata di lavoratori interinali in sostituzione degli scioperanti. Abbiamo chiesto all'ispettorato del lavoro di intervenire con celerità per ripristinare il rispetto minimo delle regole sui temi sopra esposti".

Il sindacato: "Così non è possibile andare avanti, aumentano i rischi di incidenti e malattie professionali"

Nei giorni scorsi i rappresentanti del sindacato Usb avevano incontrato anche i vertici dell'Autorità Portuale, "che - spiegano -  in occasione della pubblicazione del documento sull'organico porto, denunciò lei stessa una delle 'anomalie' più vistose rispetto all'organizzazione del lavoro nel nostro scalo. Aumenta la produttività in porto e contemporaneamente diminuiscono gli occupati. Aumenta la concentrazione in poche mani della proprietà dei terminal (e i profitti) - sottolineano - e allo stesso tempo si abbassa la qualità del lavoro attraverso il ricorso massiccio degli appalti. In questo contesto a farne le spese sono sempre i lavoratori".

Così, aggiungono da Usb, "non è possibile andare avanti". "A causa delle basse tariffe e l'assenza di contrattazione di secondo livello molti lavoratori, per arrivare a salari dignitosi, assecondano le richieste di maggiori straordinari facendo sì che aumentino i rischi di incidenti e di malattie professionali". Una campagna che il sindacato annuncia di proseguire nei prossimi giorni. 

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