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Cronaca

Scuola, gli studenti livornesi tornano in piazza a manifestare: "Strutture sicure e più personale, è la nostra lotta"

Indetta una manifestazione per venerdì 20 gennaio, con ritrovo alle 8.30 di fronte ai vari istituti e poi alle 9 in piazza Cavour. L'appoggio di Cgil e Usb

"Livorno scende in piazza". Gli studenti degli istituti superiori della città e della provincia tornano a manifestare venerdì prossimo 20 gennaio. L'iniziativa è stata annunciata dal collettivo Scuola di Carta tramite un comunicato condiviso diffuso nei giorni scorsi, una nota nell'ambito della quale vengono spiegate nel dettaglio tutte le ragioni che hanno portato studenti e studentesse a organizzarsi per tornare ad alzare la voce. 

Nel mirino varie questioni che riguardano non solo le condizioni delle strutture ma anche i fondi per il personale Ata e sanitario, gli stage retribuiti e l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro. "Lamentiamo in primo luogo svariate problematiche strutturali in ogni istituto della provincia - spiegano -: mancanza di materiale, difetti e deterioramento delle strutture. Chiediamo di conseguenza una sensibile riconsiderazione dei tagli proposti ai fondi destinati all’istruzione. Chiediamo altresì lo stop all’aumento delle spese militari, a fronte di questi ultimi".

"Insufficienza di personale e spazi mal gestiti, alla Provincia chiediamo un rinnovato impegno"

Ma non solo. Altri temi da prendere in considerazione sono l'insufficienza di personale Ata e sanitario. "In relazione a questo - dicono - esprimiamo la necessità dell’istituzione della figura del consulente pedagogista in relazione al deterioramento delle condizioni psicologiche di cui siamo stati testimoni a seguito della pandemia (richiesta per altro già avanzata nelle consulte nazionali)". Poi l'annosa questione degli spazi. "Esponiamo la critica in relazione all’insufficienza di spazi e alla mala gestione di quelli già a disposizione per cui numerosi laboratori, adibiti ormai ad sono inaccessibili. In merito richiediamo un rinnovato impegno da parte della Provincia".

Nel mirino anche l'alternanza scuola-lavoro, che gli studenti chiedono di abolire per introdurre negli istituti tecnici e professionali "stage retribuiti, quindi esperienze lavorative affini al percorso di studi che siano retribuite e che aprano ad il vero mondo del lavoro e non al mero sfruttamento, in contrapposizione a tutte quelle misure che adesso ci costringono a passare ore e ore in situazioni distanti dal nostro indirizzo scolastico solo per accumulare crediti". Concludono evidenziando: "È la nostra lotta, non possiamo delegare".

Il supporto da parte del sindacato Cgil e di Usb Livorno

A rilanciare la manifestazione di venerdì prossimo 20 gennaio anche i sindacati Cgil e Usb Livorno, al fianco degli studenti. La Cgil ha espresso la piena e completa solidarietà, ribadendo l'impegno a lottare per il miglioramento del sistema scolastico. "Occorrono - hanno aggiunto - seri investimenti e una vera progettazione della scuola pubblica". Anche Usb ha fatto sapere che sarà in piazza con i ragazzi e le ragazze livornesi.

"Contro i tagli all’istruzione che si traducono in un generale deterioramento delle strutture scolastiche, mancanza di materiale, assenza di spazi adeguati per laboratori e altre necessità per gli studenti e le studentesse e soprattutto carenza di personale. Tutto ciò a fronte di un aumento vertiginoso delle spese militari. Saremo in piazza con gli studenti e le studentesse livornesi - hanno aggiunto - per ribadire la nostra posizione chiara sulla cosiddetta alternanza scuola lavoro".

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