Arte livornese in lutto, è morto a 57 anni Maurizio Biagini. Il dolore degli amici: "Addio al pittore libero e ribelle"
La scomparsa improvvisa nella giornata di ieri, martedì 19 luglio. Era molto conosciuto negli ambienti artistici livornesi, una passione che aveva ereditato dal padre Gianfranco, venuto a mancare nel 2017
Una grande passione prima condivisa e poi ereditata dal padre: la pittura. Un'arte che l'ha accompagnato per tutta la vita, fin da quando era un bambino, al Gabbro, e che da ieri, martedì 18 luglio, è orfana di uno dei suoi interpreti livornesi più stimati. All'età di 57 anni infatti è venuto a mancare Maurizio Biagini, all'improvviso, trovato morto nella sua abitazione di via Catalani, ieri martedì 19 luglio, in seguito a un malore. Come un colpo al cuore che ha paralizzato amici e colleghi, venuti a conoscenza della tremenda notizia nel pomeriggio. Biagini, che nella vita di tutti i giorni era stato rostoratore e lavoratore in un supermercato della città, alla pittura ci si è dedicato fin da piccolissimo. Le prime confidenze, dal 1974, nello studio del padre - legato a doppio filo alle proprie origini del Gabbro -, l'ispirazione alla pop art, il riconoscimento del proprio valore grazie ad attestati di stima di un certo livello come quelli del premio Rotonda 2011. Ma anche la soddisfazione di aver venduto le proprie creazioni all'estero, tra Francia, Germania e Svizzera. Un pittore 'ribelle', come il suo spirito libero, che alla sua città era legato e alla quale aveva dedicato anche alcune mostre.
La notizia della morte di Maurizio Biagini ha destato profondo dolore a Livorno. Tanti amici lo hanno ricordato pubblicando messaggi sui vari social network, accompagnati da foto con lui o da quadri dedicati allo stimato artista. "Un tributo - ha scritto uno di loro dedicandogli un'immagine - ad uno dei più bravi artisti a Livorno". Per altri la sua filosofia di vita erano "il coraggio di osare, la faccia tosta", omaggiandolo con un "grazie di tutti i momenti che ci hai regalato, la tua follia contagiosa, la tua generosità". "Il cielo adesso - scrive un parente - avrà un artista in più, continua a dipingere come facevi e adesso con lo zio farete qualcosa di spettacolare". "Anima grande, ribelle, un po' sognatore - ha concluso un'amica - mancherai al mondo che avrebbe avuto ancora bisogno della tua arte".
