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Cronaca

Muore a 26 anni ucciso da un tumore, gli amici del calcetto: "Un esempio per tutti noi, ciao guerriero"

Ex capitano dell’Asd Real Livorno, Alessio Panariello aveva scoperto la malattia lo scorso novembre ed era stato operato due volte. Sui social l’abbraccio alla famiglia, molto conosciuta in città

Aveva una gran voglia di vivere, di fare esperienze nuove, di coltivare le sue innumerevoli passioni. Per questo, dopo aver scoperto la malattia nel novembre scorso, non si era arreso e aveva iniziato a lottare contro il male come un guerriero, sostenuto dall'amore di mamma Antonella, babbo Luca, del fratello Matteo, pluricampione italiano di tiro con l'arco, categoria non vedenti, al quale era legatissimo, e di tutti coloro che gli volevano un gran bene. Una famiglia meravigliosamente unita e una marea di amici che adesso piangono il loro Alessio Panariello, stroncato mercoledì 31 marzo da un maledetto tumore che lo ha strappato a soli 26 anni (ne avrebbe compiuti 27 tra qualche settimana) all'affetto dei suoi cari.

A dare il doloroso annuncio della morte, il cugino Tommaso che su Facebook ha voluto ringraziare i medici di Neurochirurgia e il personale di Cure palliative, "grandi professionisti e grandi persone che fino all'ultimo si sono coccolati il nostro Ale insieme a noi". 

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso

Diplomato all'istituto alberghiero, Alessio era stato capitano dell'Under 21 Asd Real Livorno e, come raccontava sui social, sognava di tornare presto in campo con la maglia del Montenero, spinto dal solito spirito combattivo che lo contraddistingueva. Un esempio per tutti i compagni dentro e fuori dal campo, come ricorda commosso l'ex presidente Giacomo Giovannetti: "È col cuore a pezzi che oggi annunciamo la morte di un nostro giovane Figlio, un ragazzo meraviglioso che una malattia terribile ha sottratto ai suoi cari ed a noi tutti anzitempo ed ingiustamente! Grazie Ale per l'esempio di guerriero vero che sei stato nel portare la tua croce insostenibile a testa altissima come solo i grandi campioni nella vita, oltre che nel campo, sanno fare! Un abbraccio immenso alla famiglia".

Una famiglia conosciutissima a Livorno attorno alla quale si è stretta una città intera. Domani, giovedì 1 aprile, l'ultimo saluto alla camera mortuaria del cimitero dei Lupi dalle 11.15 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17. "Per chi volesse aiutare in qualche modo o solo avere un pensiero per Ale - scrive ancora il cugino di Alessio -, ci piacerebbe che venisse manifestato con una donazione al reparto di Cure Palliative dell'ospedale di Livorno (IBAN Unicredit: IT 15C0200813906000101228659). Non vogliamo fiori, ghirlande, palloni o altro. Sappiamo che ognuno nel suo piccolo può fare la differenza".

A mamma Antonella, a babbo Luca e a Matteo giungano le più sentite condoglianze della redazione di LivornoToday.

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