Vernacoliere in lutto, è morto a 79 anni Umberto Cardinali: "Indiscussa onestà morale, lascia un ricordo indelebile"

La proverbiale ironia tutta livornese, la dedizione al lavoro, l'onestà morale. Tutto questo mancherà alla famiglia del Vernacoliere con la perdita di Umberto Cardinali, fratello e braccio destro insieme, al figlio Valter, del direttore Mario, morto ieri venerdì 2 settembre a 79 anni in seguito a un tumore che combatteva da tempo. Anima del mensile satirico livornese, dalla metà degli anni Ottanta dirigeva il settore abbonamenti e diffusione nelle edicole di mezza Italia, "sempre - si legge nel post del Vernacoliere che ne annuncia la scomparsa - con le proverbiali battute di livornesissima ironia". Un tratto distintivo ben tratteggiato tra i profili degli autori del Vernacoliere dove si dipingeva così: "mette il naso (notevole) nel settore 'cazzate assortite' ed è anche molto noto come divoratore di poponi diacci marmati cresciuti nell'orto di Federico Sardelli. Ma il suo pregio maggiore sta sta nel saper sopportare quel rompicoglioni del su' fratello, che non lo lascia mai fumare in pace". 

"Umberto lascia un ricordo indelebile in tutta la squadra del mensile satirico labronico - si legge ancora nel post del Vernacoliere - e tra i tanti amici e collaboratori che in oltre trent'anni ne hanno apprezzato l'energia vitale e l'indiscussa onestà morale. Lo piangono, insieme ai figli Valter e Gioia, alla moglie Grazia e al fratello Mario, i molti altri parenti fra i quali gli amatissimi nipoti che tanto ne hanno rallegrato la vita. La salma lascerà l'obitorio dell'ospedale di Livorno alle 16.15 del 3 settembre, diretta alla cremazione del cimitero dei Lupi".