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Cronaca

Nuovo ospedale, le reazioni della politica: "Più fatti e meno campagna elettorale"

Da Buongiorno Livorno a Forza Italia, si accende il dibattito in merito alla creazione di un nuovo presidio ospedaliero in sostituzione di quello vecchio

Buongiorno Livorno e Potere al popolo: "Il nuovo ospedale? Tutto un bluff"

Et voilà, come abbiamo sempre pensato e denunciato non avremmo avuto niente di concreto in questi mesi, malgrado l'annuncio in pompa magna: per l'ospedale nuovo era tutto un bluff, come commentavamo già a dicembre scorso. Una manfrina tirata per le lunghe: da anni la sanità e la necessaria riqualificazione dell'ospedale sono ostaggio delle contrapposizioni politiche.  E così in piena campagna elettorale il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi decide di sospendere l'iter e di non procedere, in attesa di conoscere il nuovo sindaco di Livorno. Fa bene il sindaco Nogarin a denunciare l'azione di Rossi ma anche la giunta pentastellata ha enormi responsabilità: niente è stato fatto per aprire alla città l'intera vertenza. Si è preferito trattare nelle "segrete stanze", di fatto indebolendo la posizione e la volontà dell'Amministrazione Comunale e partorendo un (presunto) progetto del nuovo ospedale calandolo dall'alto, tenendo all'oscuro la città e gli addetti ai lavori. Ha poco senso quindi che il sindaco si dica sorpreso e faccia finta di stracciarsi le vesti. Del resto procedere in piena campagna elettorale su un tema così delicato non ci ha mai convinto. 
I livornesi da anni aspettano adeguamenti e miglioramenti legati alla sanità, all'ospedale e ai suoi servizi: non sarà un problema insormontabile attendere qualche mese in più. Buongiorno Livorno rilancia con quanto più volte comunicato: serve un percorso partecipativo che favorisca confronto, analisi e prospettive aprendosi alla città, partendo a questo punto dall'attuale progetto delineato a seguito dell'accordo fra Regione, ASL e Comune di Livorno valutandone pro e contro e prevedendo modifiche e anche nuovi progetti. E alla fine del percorso (6 mesi dal prossimo giugno con la nuova giunta sarebbero sufficienti) arrivare nel miglior modo possibile a scegliere una soluzione buona e diciamo senza eccessiva conflittualità. Serve che a guidare certe operazioni sia chi ha a cuore solo il bene di Livorno e dei livornesi, senza puntare a giocare partite con ricadute su altri piani extralocali. 

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