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Cronaca

L'ospedale perde pezzi, il Consiglio attacca la Regione e la direttrice Asl: "Sanità livornese smantellata, Casani si dimetta"

La discussione in aula dopo la comunicazione del sindaco circa la chiusura del reparto di Chirurgia toracica. Opposizioni sul piede di guerra: "Politiche regionali inaccettabili, territorio volutamente snobbato". Salvetti assicura l'impegno affinché si torni alle precedenti condizioni, ma piovono ugualmente critiche

La questione è aperta e le prospettive non sono della migliori. Né per l'attuale ospedale, né per quello che verrà. Con uno "smantellamento" del presidio di viale Alfieri già iniziato che impoverisce la sanità livornese, già "in declino e snobbata dalla Regione che investe solo nelle province dotate di università". Sono enormi, da destra a sinistra, le preoccupazioni del consiglio comunale dopo la notizia del drastico ridimensionamento della Chirurgia toracica, in pratica una chiusura del reparto, che priverà l'ospedale di Livorno di una struttura nodale nella gestione del politrauma. Preoccupazioni espresse anche del sindaco Luca Salvetti, che nella comunicazione in aula ha assicurato di aver già rivolto ai vertici regionali e all'azienda, e in particolare alla direttrice generale Maria Letizia Casani, la richiesta di ripristinare le condizioni iniziali dell'ospedale livornese. Una comunicazione di per sé apprezzabile per le forze politiche ma "tardiva e insufficiente senza atti concreti". Tra cui, incalzano Vaccaro (gruppo misto) e Sorgente (M5S), la possibilità di richiedere le dimissioni della stessa Casani.

Insomma, una discussione accesa quella andata in scena ieri, lunedì 28 novembre, nell'emiciclo di palazzo civico, introdotta dalla comunicazione del sindaco che non ha certo negato la responsabilità delle politiche regionali, da sempre volte a privilegiare talune province piuttosto che altre, tra cui quelle meno considerate della costa come appunto Livorno o Grosseto. Con l'aggravante di rassicurazioni e promesse evidentemente disattese che hanno portato al depotenziamento di strutture e servizi. 

Di seguito la comunicazione del sindaco e gli interventi delle forze politiche in consiglio comunale.

Salvetti: "Ripristinare le condizioni iniziali così come l'ospedale di Livorno richiede e si merita"

"Sin dall'inizio- ha premesso il sindaco Luca Salvetti - sul tema della sanità avevamo posto una condizione che si sposava con il percorso che ci porterà alla realizzazione del nuovo ospedale ovvero che nella fase dal 2019 e l'entrata in funzione del nuovo ospedale il quadro complessivo della proposta sanitaria nella nostra città e le potenzialità di offerta al cittadino non dovevano subire modifiche. Nessun primariato tagliato, nessuna struttura complessa o semplice depotenziata e quindi massima attenzione sul livello di servizio che questo territorio doveva avere che già in precedenza sicuramente non era stato al top. Lo diciamo con grande tranquillità perché la realtà era questa". 

"Nel sistema regionale, che è comunque di livello se guardiamo l'intero Paese, la parte della costa, e soprattutto Livorno e Grosseto, dovevano maggiore attenzione e considerazione nelle politiche regionali sanitarie - ha proseguito Salvetti -. Lo abbiamo chiesto con forza e devo dire che in questi tre anni al di là di qualche situazione specifica di ritardi che ci sono stati (concorsi e nomina nuovi primari) devo dire che è stato mantenuto".

"Nella scorsa settimana - ha quindi argomentato il sindaco - è uscita questa notizia che riguardava la Chirurgia toracica nel momento in cui il dottor Menconi è andato in pensione e il sistema scelto per supplire alla sua assenza e quindi integrare in altro modo un servizio, che tra l'altro, era di grande qualità a noi non ha convinto per niente. Questo lo abbiamo detto all'Azienda e ai vertici della Regione Toscana a cominciare dal responsabile Federico Gelli per arrivare poi anche all'assessore".

"Alla luce di questo - ha concluso Salvetti -siamo convinti e certi che questi soggetti dovranno lavorare per poter farci tornare alla situazione precedente all'andata in pensione del dottor Menconi. Perché anche se non stiamo parlando di un primariato ma di una struttura semplice che però aveva un valore di per sé garantendo presenza e presidio h24 per il nostro ospedale, la Chirurgia toracica è ancora più importante perché se andiamo a guardare il sistema del politrauma è un elemento nodale senza il quale possono venire a mancare delle situazioni che sono storicamente un'eccellenza del nostro ospedale. Per questo ho chiesto alla dottoressa Casani di illustrarci un percorso affinché le condizioni iniziali siano ripristinate così come l'ospedale di Livorno richiede e si merita.

Trotta (Potere al Popolo): "Su Livorno manca una visione prospettiva"

"Stiamo assistendo al declino della sanità regionale e locale - le parole di Aurora Trotta, capogruppo di Potere al Popolo -. Lo vediamo dallo smantellamento della chirurgia toracica, settore totalmente scoperto che sappiamo essere nodale nel nostro territorio e a Collesalvetti che si occupa della cura del tumore al polmone e alla pleura, i quali hanno invece un'alta incidenza in città. A ciò si aggiunge anche allo smantellamento della chirurgia pediatrica e questo è un altro tassello particolarmente grave. Quello che manca su Livorno è una visione prospettiva. I cittadini non hanno più dei reparti fondamentali per la cura e per il trattamento e questa è una cosa gravissima. Dobbiamo pretendere una sanità che sia rispondente alle necessità territoriali".

Romiti (Fratelli d'Italia): "È iniziato lo smantellamento della sanità livornese"

"Stanno smantellando la sanità livornese perché c'è uin piano regionale che è quello di indebolire sempre di più quelle province che non hanno l'università come Pisa, Firenze e Siene - ha detto Andrea Romiti (FdI) -, eccellenze nazionali a differenza delle altre sette province che sono abbandonate. E Livorno lo è ancora di più, qui ci possiamo permettere di chiudere il reparto di chirurgia toracica perché c'è chi ubbidisce al manovratore regionale, un partito che segue questa logica. Nelle altre province non ci sono sindaci accondiscendenti e lottano per i propri cittadini. Qua si tratta di lottare per Livorno, dove si vuole fare un piccolo ospedale in un parco pubblico: una scelta folle. Lo smantellamento è già iniziato togliendo dei servizi sanitari fondamentali per i cittadini. Noi difendiamo la nostra sanità a fianco di tutti coloro che ci vogliono stare. comitati e forze politiche che non sono solo del centrodestra. Questa è una battaglia per chi ama Livorno e non ha le tessere del partito democratico".

Vaccaro (Italexit - gruppo misto): "Dov'era il sindaco un anno fa? Ora chieda insieme a noi le dimissioni di Casani"

"Lei oggi è venuto a farci il solito discorsetto di circostanza ma la situazione è completamente diversa - ha attaccato Costanza Vaccaro (Italexit - gruppo misto) -. Era il 20 novembre dello scorso anno quando l'ex responsabile della chirurgia toracica riferiva di una situazione difficilissima nel reparto che lui dirigeva. Questa denuncia di smantellamento è stata beatamente ignorata e inascoltata per un anno e lei sindaco ha avuto anche il coraggio di dirsi basito ed esterrefatto. Ma cosa stava facendo allora, sindaco, dormiva? E la direttrice Casani cosa faceva? Ha dichiarato che si è attivata sin dal pensionamento del dottor Menconi, ovvero quando il danno era già stato fatto; dal punto di vista della gestione e della programmazione ha dimostrato una totale approssimazione e quindi chiediamo le dimissioni della dottoressa Casani. Le chieda anche lei sindaco, insieme all'opposizione, e dimostri di anteporre gli interessi della città a quelli del partito democratico".

Ghiozzi (Lega): "Speravo il sindaco fosse riuscito a fermare questo scempio, e invece lo ha confermato"

"Quando ho visto la comunicazione - ha detto Carlo Ghiozzi (Lega) - sinceramente speravo che ci dicesse che era riuscito a fermare questo scempio. E invece è venuto qui a confermare, come già successo a Cecina, Portoferraio e Piombino dove gli ospedali sono stati smantellati. Oggi, lei ci viene a dire che farà di tutto ma la prova dei fatti è questa: i reparti chiudono. A noi non fanno specie le lacrime di coccodrillo e se si vogliono ottenere dei risultati servono delle prese di posizione molto più concrete, tra cui andare a capire, voi che vi battete per il nuovo ospedale, perché dal bilancio regionale sono spariti i soldi. State creando un castello di carta che i fatti distruggono. E le case della salute? In tutte le città esistono, qui no, si promettono. Via del mare, Fiorentina, via Ernesto Rossi: non si vede ancora niente. Siamo l'unica città capoluogo che non ha le case della salute. Che figura ci fa la politica locale? A livello regionale siamo considerati meno di niente".

Sorgente (M5s): "Serve una battaglia politica per il territorio, non per le bandiere di partito"  

"La comunicazione è apprezzabile ma tardiva e non credibile se non seguiranno atti concreti . l'intervento di Stella Sorgente (Movimento 5 stelle) -. Ad esempio, visto che il sindaco diceva proprio che alcune province della costa toscana come Livorno e Grosseto sono state sottovalutate e lasciate indietro rispetto ad altri territori, a questo dovrebbero seguire degli atti concreti. La situazione provinciale è preoccupante per quanto riguarda i nostri ospedali, a Livorno ma anche a Piombino, Cecina e Portoferraio. Ci sono criticità per cui, se si volesse fare una battaglia politica per il nostro territorio e non per le bandiere di partito, forse si riuscirebbe ad essere più forti. Dopo le sue parole ci aspettiamo che il sindaco possa fare un percorso congiunto con altri sindaci di centrosinistra ma non solo, per richiamare proprio l'attenzione della Regione. Perché la sanità livornese è in fase di smantellamento. Su questo c'è una questione che a livello regionale deve essere valutata nella sua drammatica concretezza". "Mentre si parla di infrastrutture e ospedali sempre più piccoli - ha concluso -, a fronte di investimenti la Regione non riesce più a garantire quanto serve per il nostro territorio per la spesa corrente, ovvero per il personale. Se la Regione ha 500milioni di euro di buco, da qualche altra parte deve andarli a prendere. Non possiamo più accettare smantellamenti e sarebbe il caso, come hanno detto altri consiglieri, di chiedere le dimissioni della direttrice generale".

Barale (Buongiorno Livorno): "La Regione vuole distruggere la sanità pubblica"

"Ringrazio il sindaco per questa comunicazione e concordo con gli interventi precedenti dei colleghi - ha detto Valentina Barale (BL) -. Credo che si debba riflettere in maniera seria sullo smantellamento del nostro territorio, che comunque è in continuità e coerente con il progetto del nuovo ospedale. Rientra proprio in questa visione, quella regionale, che è la distruzione della sanità pubblica, costringendo i cittadini che non possono curarsi a non farlo o a curarsi poco. I dati della salute livornese danno un quadro in linea con questa lettura: siamo una delle province messe peggio d'Italia a livello di salute fra malformazioni fetali e malattie oncologiche. È il risultato di una doppia scelta, ambientale e sanitaria, che ha portato risultati disastrosi nella nostra regione".

Mirabelli (Partito democratico): "Inaccettabile mettere la Chirurgia toracica in una sorta di ambulatorio settimanale"

"Un anno fa - ha concluso gli interventi Federico Mirabelli (Pd) -, come si evince dall'atto dell'8 marzo 2021 sulle reti specialistiche politrauma del presidio ospedaliero di Livorno, avevamo capito quali erano le tendenze. In quella circostanza ci fu una risposta pubblica dell'Asl, in particolare della direzione, con garanzie per la città. Nel caso specifico del politrauma, si disse che Livorno era l'unico ospedale che sapeva gestire il politrauma. La convenzione che è stata stipulata adesso mette la Chirurgia toracica in una sorta di ambulatorio settimanale e questo non è accettabile. Sostanzialmente non c'è un ritorno dignitoso per la città. Ci auguriamo che questa convenzione sia superata e si torni alle condizioni precedenti. È importante mantenere la specialistica del politrauma e trasferirla nel nuovo ospedale".

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