Polizia | "Un'avventura durata 40 anni", il saluto del sostituto commissario Capilli prima della pensione

"Il nostro non è un 'lavoro' semplice, e solo chi vive nel nostro ambiente ne può essere del tutto consapevole. Ma sono soddisfatto di come si è svolta la mia carriera". È con un lungo e significativo post che nella giornata di ieri il sostituto commissario coordinatore Fabio Capilli, in forza alla questura di Livorno, ha salutato amici e colleghi nell'ultimo giorno di servizio prima della pensione. Una carriera lunga 40 anni, lui romano di nascita ma livornese a tutti gli effetti, che proprio tra Livorno e provincia è partita e che nella nostra città si è conclusa. Ventuno anni in ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, poi squadra mobile, scientifica e divisione anticrimine, ultima tappa di una carriera ricca di soddisfazioni in cui "ho raggiunto obiettivi che quando neanche ventenne ho voluto lanciarmi in questa sfida non avrei mai nemmeno sognato". 

"Un’avventura di 40 anni intensi - ha raccontato -, a volte duri, complicati per certi versi e molto dolorosi quando mi sono trovato di fronte a tragedie e sofferenza umana oppure ho perso amici e colleghi. Ho potuto fare servizio in molte città italiane, piccoli paesi o grandi città fino a tornare da oltre trent’anni in questa bella città che mi ha 'adottato' da piccolo e dove ho creato la mia famiglia. Ho conosciuto centinaia di colleghi, tra i quali moltissime persone di grande spessore umano e capacità professionali che hanno contribuito a farmi migliorare come persona e come poliziotto. Devo ringraziare di tutto ciò la mia famiglia - ha sottolineato - che fino a ieri mi ha sostenuto nelle scelte a volte difficili nascondendo le innegabili preoccupazioni".

L'ultimo servizio allo stadio, "Una giornata che mi regalato abbracci e auguri di amici e colleghi"

L'ultimo servizio è stato allo stadio Armando Picchi. Una domenica che "mi ha regalato abbracci ed auguri da parte di amici e colleghi - ha aggiunto - che hanno diviso con me la giornata e che mi hanno riservato un saluto bello ed emozionante al rientro in caserma a fine turno, gesto che mi ha portato alla commozione. Credo di aver concluso un percorso portato avanti con impegno, rispetto degli altri, costanza e responsabilità e spero di essere riuscito a trasmettere, a chi ha lavorato con me in questi anni, un modo positivo di intendere il nostro difficile 'mestiere'. Sono felice - ha concluso -, di questo ringrazio tutti voi e un po’ anche me stesso".