Porto, fermati all'imbarco dopo aver rubato furgoni e carroattrezzi in tutta la Toscana: tre denunciati
Operazione dei carabinieri di San Giovanni Valdarno, un 30enne e un 40enne stavano partendo per la Sicilia dopo aver messo a segno colpi tra Signa, Livorno e Pisa
Avevano rubato furgoni e carroattrezzi in molte zone della Toscana, tra cui Livorno, ma sono stati fermati e bloccati al porto labronico proprio mentre stavano per salire a bordo di un traghetto che li avrebbe portati in Sicilia. Con imbarcati veicoli commerciali che, nei giorni scorsi, erano stati rubati a Livorno, Pisa e Signa. È giunta a conclusione un'operazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di San Giovanni Valdarno, guidati dal comandante David Millul, i cui primi passi erano stati mossi a seguito di una serie di furti di autovetture di lusso in tutto il centro Italia. Le prime denunce relative al furto di questo tipo di veicoli, come riporta ArezzoNotizie, risalgono a dopo metà febbraio nel territorio di Arezzo.
A bordo del traghetto due furgoni e due carroattrezzi rubati tra Livorno, Pisa e Signa
Dagli accertamenti relativi ad una macchina utilizzata per i furti gli investigatori si sono concentrati sulla provincia di Palermo, da dove, secondo quanto emerso, la banda si muoveva risalendo verso nord. Poi la svolta, i carabinieri sapendo della presenza della banda in Toscana sono intervenuti al porto di Livorno dove sono riusciti a bloccare due componenti, uno di 30 e l'altro di 40 anni, palermitani, gravati da svariati precedenti per fatti analoghi. A bordo del traghetto anche due furgoni e due carroattrezzi rubati, tutti muniti di targhe, centraline e carte di circolazione sostituite per dissimularne la provenienza furtiva.
Coinvolto un terzo personaggio, originario dell'aretino, ma da tempo trasferitosi in Sicilia. Dalle perquisizioni effettuate in Sicilia i carabinieri hanno rinvenuto una vasta gamma di strumentazioni utili ad aprire ed avviare i motori dei mezzi da rubare. Inoltre, è stato rinvenuto un ulteriore veicolo rubato proprio in provincia di Arezzo, trovato in una rimessa nella disponibilità proprio del presunto basista aretino. Il quale a quel punto, data l’evidenza del quadro indiziario, è stato deferito in stato di libertà per ricettazione del furgone rubato.