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Cronaca

Potenziamento raccolta rifiuti e piano industriale: le prime sfide di Raffaele Alessandri, nuovo direttore generale Aamps

Ingegnere, 59 anni, l'ex dirigente di Clara arriva da Ferrara: "Livorno mi è sembrata subito bellissima. Ascolterò le persone perché questa è un'azienda che deve servire i cittadini"

"Il suo curriculum era il migliore tra i 15 arrivati e analizzati dalla commissione e anche in sede di colloquio ha dimostrato di avere tutte le competenze idonee per ricoprire questo ruolo fondamentale per l'azienda". Raphael Rossi, amministratore unico di Aamps, presenta così il 59enne ingegnere ferrerarese Raffaele Alessandri, nuovo direttore generale della municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti e la pulizia del territorio comunale di Livorno. Da 11 anni alla guida di Clara, la spa che si occupa di rifiuti in 19 dei 21 comuni della provincia di Ferrara, Alessandri si troverà subito a dover affrontare sfide importanti per il futuro dell'azienda e della città. "Livorno che ho trovato bellissima - dice in sede di presentazione, mercoledì 1 luglio, negli spazi aperti di via dell'Artigianato -, ma che sicuramente avrà delle problematiche come ci sono in tutte le città. Porto qui la mia lunga esperienza, ma sarà fondamentale ascoltare le persone perché questa è un'azienda che deve rendere un servizio ai cittadini e da loro dovranno arrivare gli input per migliorare i servizi".

Alessandri: "Ho trovato persone disponibili e con una gran voglia di fare"

A partire dal potenziamento della raccolta rifiuti, vera spina nel fianco di questa amministrazione comunale. "È l'obiettivo di questi primi cento giorni - dice Alessandri - e lo faremo insieme. Prima, però, devo conoscere la città e l'azienda, ma le prime impressioni sono estremamente positive. Ho trovato persone disponibili e con grande voglia di fare". Un clima positivo che il sindaco Luca Salvetti, presente insieme agli assessori Giovanna Cepparello e Gianfranco Simoncini, ha più volte sottolineato di aver voluto recuperare, con un cambio della governance ritenuto necessario per recuperare il rapporto con i lavoratori e affrontare le prossime impegnative sfide.

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L'uscita anticipata dal concordato e il piano industriale: le prossime sfide dell'azienda

Su tutte, l'uscita anticipata dal concordato e la stesura di un piano industriale che determinerà gli sviluppi futuri dell'azienda. "Stiamo trattando con le banche - dice Simoncini - e non possiamo anticipare niente se non assicurare i cittadini che non metteremo loro le mani in tasca. Possiamo utilizzare le risorse che ci sono in azienda, altre saranno messe a disposizione dall'amministrazione comunale e, una volta liberi dal concordato, potremo presentarci agli istituti bancari per chiedere finanziamenti utili al piano industriale dentro al quale sarà configurato l'ingresso in Reti Ambiente". "Stiamo guardando avanti con un orizzonte di medio-lungo termine - aggiunge l'amministratore unico di Aamps, Raphael Rossi -. Oltre al potenziamento dei servizi, che adesso rivedremo con il nuovo direttore generale, stiamo mettendo in piedi ipotesi da presentare entro la fine dell'estate all'amministrazione comunale e che sono legate alla chiusura del concordato".

Salvetti: "Già detto che non siamo soddisfatti, ma una rivoluzione in poso tempo era impensabile"

"Ringrazio in anticipo il nuovo direttore generale - le parole del sindaco Luca Salvetti - per il lavoro che dovrà fare e che non sarà semplice. Ho già ammesso che non siamo soddisfatti dell'attuale situazione rifiuti, ma una rivoluzione in poco tempo era impensabile. Ci eravamo fissati degli obiettivi, a partire dal cambio della governance che aveva dato problemi, e dopo abbiamo iniziato a ragionare su cosa fosse necessario per far uscire l'azienda da un concordato che, a nostro avviso, era stata una scelta non ideale della precedente amministrazione". "Quando sarà concluso questo percorso - chiude il sindaco -, l'azienda presenterà il piano industriale che sarà fondamentale per il futuro della città alla quale, tuttavia, chiediamo uno sforzo che vada di pari passo con quello dell'azienda stessa e dell'amministrazione. Perché è facile criticare una città che a chi la vive pare anche più sporca rispetto a chi la visita e basta, ma altrettanto semplicemente bisogna rispettarla, premesso il fatto che dobbiamo intervenire su tante situazioni".

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