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Cronaca

Telecamere nei cestini contro i furbetti dei rifiuti: ecco il sistema di videosorveglianza per contrastare gli illeciti ambientali

La determina di giunta prevede un impegno di spesa di 250mila euro: i sistemi di videosorveglianza saranno installati anche negli armadi stradali delle cabine elettriche

Sacchi della spazzatura stivati all'inverosimile e cestini strabordanti di rifiuti che, inevitabilmente, finiscono a terra o non consentono il pieno utilizzo dei contenitori dell'immondizia. Scene quotidiane che si ripetono ovunque e che, anche a Livorno, contribuiscono a restituire un'immagine poco decorosa laddove si presentino situazioni del genere, vanificando così il lavoro di chi opera nei servizi ambientali e rendendo inutile l'impegno di quei cittadini che, invece, si adoperano a rispettare le regole e l'ambiente. Ecco perché, per contrastare gli illeciti dei furbetti dei rifiuti che utilizzano i cestini come fossero cassonetti, magari servendosene al bisogno anziché attendere i giorni prestabiliti della raccolta porta a porta, l'amministrazione comunale ha deciso di dotare di telecamere di videocontrollo i cestini dell'immondizia dislocati in città. Una spesa a bilancio di poco superiore a 250mila euro, comprensiva della fornitura, della posa in opera e dei servizi collaterali di installazione, smontaggio, riposizionamento, manutenzione, assistenza e riparazione. Postazioni mobili i cui dati saranno raccolti e registrati dalla polizia municipale di Livorno che potrà così individuare e risalire agli autori degli illeciti.

Non solo. Le fototrappole, collocate pure nei pressi delle stazioni ecologiche, saranno posizionate anche nei cosiddetti armadi stradali, ovvero le cabine dell'elettricità, in modo tale da avere una maggiore copertura dell'ambiente. "Purtroppo le azioni di prevenzione e le attività di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza - si legge nello schema di contratto siglato dal Comune - non sempre si sono dimostrate sufficienti a disincentivare tali fenomeni. Risulta anche difficile e complesso, oltre che maggiormente dispendioso per l'amministrazione comunale attraverso gli operatori preposti al controllo e la Polizia Locale, accertare direttamente tali comportamenti e contestare le violazioni al trasgressore". "Vista la problematica degli abbandoni di rifiuti e ingombranti con conseguente degrado - si legge ancora - si ritiene necessario utilizzare strumenti e sistemi idonei di controllo delle isole ecologiche, quali le cosiddette fototrappole, quali sistemi particolari di videosorveglianza all'uopo tecnicamente predisposti, che oltre a disincentivare ed avere un effetto deterrente sul fenomeno sopra descritto, possano nel caso di abbandono rifiuti individuarne i trasgressori e interfacciarsi con i sistemi informatici degli operatori della polizia locale".

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