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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Traghetto Livorno-Corsica, la denuncia: "Cancellazioni, ritardi e 'finti' rimborsi: un'odissea, altro che vacanze"

Il racconto di una passeggera che ha vissuto due giorni pieni di problemi: "Corsica Ferries e Moby Lines dovrebbero puntare meno al risparmio e pensare di più ai loro clienti"

Aveva programmato le vacanze con largo anticipo per andare a godersi, come fa da molti anni, una settimana di relax in Corsica. Mai però avrebbe immaginato che l'arrivo e la partenza dall'isola sarebbero state una vera e propria "odissea" tra "traghetti in ritardo, cancellazioni dell'ultim'ora e scuse che non si reggevano in piedi". E stando al suo racconto di una settantunenne livornese non sarebbe stata l'unica ad avere questi problemi: "Quando ho incontrato altri passeggeri - dice a LivornoToday -, in molti si lamentavano delle mie stesse cose. Tanti, ad esempio, sono stati dirottati in blocco su una nave successiva a quella prenotata soltanto per 'risparmiare' una traversata. Ecco, questa politica al risparmio che stanno attuando sia Corsica Ferries che Moby Lines sta generando tantissimi problemi ai viaggiatori". 

Tragetto per la Corsica in ritardo: "Arrivati alle 2.30 di notte e non ci hanno dato una cabina" 

Nel caso specifico, la settantenne livornese aveva prenotato i biglietti a cavallo tra marzo e aprile, con la partenza fissata per il 21 agosto e rientro il 29. E proprio al momento di lasciare Livorno sono iniziati i disguidi: "Il giorno prima, dopo aver detto a me e alla mia amica che addirittura non saremmo partite, ci è stato spostato il traghetto dalle 14.30 alle 19 e siamo arrivate a Bastia addirittura alle 2.30 di notte. Contando che ero sveglia dalla mattna presto e avendo 71 anni, ho chiesto se era disponibile una cabina per riposare ma mi hanno detto di no. Come "premio di consolazione" ci hanno dato un buono da 35 euro per il bar della stazione marittima". 

E qui arriva la prima beffa: "Vorrei sapere in due cosa potevamo comprare con quella cifra. Mi sono girata e accanto a me c'era una persona che aveva al seguito moglie e 4 figli e anche a loro avevano offerto 'solo' 35 euro". Nel mirino anche l'orario di attracco: "Io dovevo andare a casa di amici e, nonostante abbia guidato per diverse decine di km di notte, non ho avuto problemi. Ma chi invece aveva prenotato un albergo? Il rischio è che restasse per strada fino al mattino successivo se la struttura non prevedeva la reception aperta h24". 

"Il giorno prima della partenza ci hanno detto che la tratta era saltata"

La vacanza in Corsica scorre via serenamente ma il penultimo giorno accade nuovamente qualcosa: "A una coppia di amici che era con noi arriva un messaggio che la partenza era rimandata e così prima sono partiti la moglie con i figli, poi il babbo con la madre al seguito. Visto che quest'ultima ha problemi di salute, è stata richiesta una cabina, alla fine concessa solamente dopo aver minacciato di fare causa alla compagnia". 

Ma non è tutto: "Anche a me e alla mia amica - continua il racconto - ci è stato detto che la nostra tratta era saltata per problemi alla nave e ci hanno chiesto quale soluzione successiva avessimo preferito. A quel punto ho chiamato Corsica Ferries e loro mi hanno detto che non avevano alcuna prenotazione a nome mio nonostante che sul biglietto ci fosse regolarmente scritto 'andata e ritorno'. Così scopro che dalla Corsica a Livorno avrei dovuto  viaggiare su Moby Lines ma anche a loro, dopo aver chiamato la compagnia, non risultava alcuna prenotazione".

"Dicono che le corse saltano per i traghetti rotti, ma in realtà accorpano passeggeri"

La scusa usata dalle compagnie sarebbe sempre la stessa: "Dicono che hanno problemi ai traghetti, ma non è possibile che praticamente se ne rompa uno al giorno. Di fatto, per risparmiare accorpano i passeggeri di due navi mettendoli tutti insieme, ma così non fanno altro che creare disagi. La mia situazione? Si è risolta solamente dopo che ho chiesto con insistenza di controllare che il mio nome e quello della mia amica fossero nella lista passeggerie alla fine per fortuna ci hanno 'permesso' di salire a bordo". 

A bordo in molti hanno avuto gli stessi disguidi: "Evidentemente io e la mia amica non siamo state le uniche a subire questo tipo di comportamento che sembra ormai essere diventato una prassi comune. Come se non bastasse poi il traghetto, dopo essere salpato con un'ora di ritardo, è arrivato a Livorno alle 21.30 facendomi perdere un impegno di lavoro che avevo per le 18.30. Forse è arrivato il momento di dire basta alla politica del risparmio e venire incontro ai passeggeri". 

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