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Cronaca

Presidio medico in Darsena Toscana, Usb: "Avevano promesso almeno un'ambulanza, ma niente è stato fatto"

Si tratta di una 'battaglia' che va avanti da mesi, dopo gli incontri con l'Authority era stata individuata una soluzione veloce. Il sindacato: "Se è una questione di soldi, evidentemente il denaro vale più della sicurezza"

"Un presidio medico h24 nella zona della Darsena Toscana all'interno del porto di Livorno". Questo è quanto chiede da tempo il sindacato Usb Toscana, che tramite una nota sottolinea come sia da più di un anno che viene portata avanti questa battaglia. Da un confronto con l'Autorità Portuale, preso atto dei costi elevati, era emersa "una soluzione veloce attraverso l'installazione, intanto, di una ambulanza senza medici a bordo per una cifra dimezzata". Un servizio che sarebbe dovuto essere messo a punto, stando a quanto dichiarato da Usb, almeno per il mese estivo. "Ad oggi però - ribadisce il sindacato - nessuna ambulanza è presente presso la Darsena Toscana". 

"Stiamo parlando di un'area - spiegano dal sindacato - con una massiccia presenza di lavoratori con la presenza di due terminal, Tdt e Sdt che vedono impegnati anche aziende art 16 e 17 nonché altri appalti e autotrasportatori e che, nel periodo estivo tale presenza viene incrementata dai numerosi passeggeri pronti ad imbarcarsi sulle navi Grimaldi". Usb ha spiegato che il presidio medico h24 sarebbe stato "ostacolato nella sua messa in atto dai costi apparentemente molto elevati". "Il segretario generale dell'Authority Paroli - aggiungono - ci riferì, durante uno degli incontri in Ap, che la cifra per un presidio con medico h24  si avvicinava  ai 600mila euro all'anno. Una cifra insostenibile per le sole casse dell'Autorità. Dichiarò che avrebbero comunque lavorato per una soluzione veloce attraverso l'installazione, intanto di una ambulanza senza medici a bordo per una cifra dimezzata. Circa 300 mila euro all'anno. E in una recente intervista - ha evidenziato la sezione porto di Usb -  dichiarò in un incontro pubblico, dopo ulteriori sollecitazioni da parte di Usb, che tale presidio sarebbe stato posizionato almeno per il periodo estivo".

Il sindacato Usb: "La Darsena è lontana e i tempi di arrivo lunghi, i fatti rimangono ancora lontani dall'essere attuati"

Una situazione critica che è stata presentata anche all'assessore alla portualità Barbara Bonciani, durante un confronto tenutosi poco meno di un mese fa. "Proclami, interviste, dichiarazioni, ma i fatti rimangono ancora lontani dall'essere attuati - aggiungono-. È con enorme rammarico che siamo costretti di nuovo a sollecitare quegli stessi enti che dovrebbero mettere al primo posto la sicurezza sui luoghi di lavoro. La Darsena è lontana ed i tempi per l'arrivo di un'ambulanza sono lunghi a maggior ragione se i ponti di accesso sono alzati. È di qualche settimana fa l'infortunio di un marittimo sulla Grimaldi, che ha dovuto aspettare una mezz'ora circa prima che l'ambulanza arrivasse al terminal Sdt e per fortuna non era niente di troppo grave".  

"Per noi - ribadiscono dal sindacato - la sicurezza viene al primo posto e siamo stanchi di tante parole e pochi fatti. Se i costi sono eccessivi, lo ribadiamo, devono essere ripartiti tra i terminal che fatturano milioni di euro ogni anno. Ma se i costi diventano un limite allora la realtà è che il denaro vale più della sicurezza e la salute dei lavoratori. Sollecitiamo nuovamente gli enti preposti affinché trovino una reale soluzione immediata a questo problema che va avanti ormai da troppo tempo. Prima che si arrivi a piangere un amico, un collega - concludono -, che potrebbe essere salvato con un intervento celere di un'ambulanza sul posto". 

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