Via dell'Uliveta, esposto in Comune dei residenti: "Qui totale mancanza di sicurezza"
Un gruppo di cittadini che risiedono in quest'area della città ha presentato un documento all'amministrazione chiedendo "un intervento tempestivo"
La protesta è arrivata via pec direttamente in Comune, certificata tramite un atto ufficiale come un esposto e firmata da un gruppo di residenti di via dell'Uliveta lo scorso 24 giugno. Nel mirino le condizioni della strada e dell'area in generale, circostanze che inducono i cittadini a evidenziare ancora una volta "una totale mancanza di sicurezza". Sei i punti che vengono citati nel documento, a seguito dei quali viene richiesto "un tempestivo intervento per la risoluzione dei gravi problemi evidenziati".
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I passaggi che vengono messi in evidenza dall'esposto presentato sono diversi e vanno dal transito dei mezzi pesanti sulla strada che producono "essendo questa sconnessa e avvallata - si legge nell'atto - oltre allo sviluppo di polveri anche di forti sollecitazioni del terreno che hanno provocato crepe all'interno delle abitazioni". I residenti segnalano l'inizio del transito alle 4 del mattino e "attualmente - aggiungono - nonostante siano stati versati oneri di urbanizzazione non esistono a tutt'oggi marciapiedi, illuminazione, segnaletica stradale e l'esecuzione di scavi per l'interramento delle forniture civili".
"Tredici anni di solleciti, la situazione è diventata insostenibile"
I residenti richiamano anche i danni provocati dall'alluvione del 2017 "onerosi e documentati con foto al Genio civile", e riportano alla mente l'incidente del 27 aprile scorso quando una signora venne investita e purtroppo uccisa da un camion. Ma anche "la totale mancanza di sicurezza" per pedoni e ciclisti che affollano la strada stretta in concomitanza con le tante auto dirette agli impianti sportivi.
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"Pur essendo proprietari di garage adiacenti ai portoni di casa - spiegano - siamo di fatto impediti all'utilizzo degli stessi a causa del dislivello rispetto al piano stradale di circa un metro. Tutto questo - dicono - costituisce un illecito penale perpetrato nel tempo". "La situazione - concludono - è divenuta insostenibile poiché sono ormai trascorsi 13 anni di solleciti e reiterate richieste alle varie amministrazioni pro-tempore senza che niente sia stato eseguito". Da qui la richiesta di un intervento tempestivo per risolvere i problemi evidenziati.
