Mascagni Festival, al Lago Alberto di Guasticce va in scena "L'amico Fritz"
Secondo appuntamento con il Mascagni Festival, la kermesse volta a ricordare il celebre compositore livornese Pietro Mascagni, morto a Roma nel 1945. Sabato 31 luglio e domenica 1 agosto, al Lago Alberto di Guasticce, andrà in scena la commedia lirica in tre atti "L'amico Fritz", una delle opere più famose del "maestro di suono e di canto". A dirigere l'orchestra ci sarà Gianna Fratta, mentre la regia sarà affidata a Giulia Bonghi.
"Come molte opere di Pietro Mascagni - scrive Marco Voleri, direttore artistico del Mascagni Festival -, anche L'amico Fritz ha riscosso, fin dalla prima al teatro Costanzi di Roma il 31 ottobre 1891, un immediato successo seguito da un altrettanto rapido oblio. Poche opere mascagnane, però, hanno dato luogo a critiche tanto discordanti, anche tra autorevoli commentatori, in un arco ideale che spazia dalle più positive opinioni alle più drastiche stroncature. La ragione di questa ambivalenza nei confronti dell'opera va probabilmente ricercata nella sostanziale contraddittorietà di tutta la produzione mascagnana, capace, come ha scritto Cesare Orselli, di fornire validi argomenti tanto ai propri sostenitori quanto ai propri detrattori".
"Allo stesso modo - continua Voleri - va riconosciuto come proprio in questa contraddittorietà, che fa sì che all'interno di una stessa opera convivano nell'arco di poche battute intuizioni geniali e soluzioni banali, risieda il fascino più persistente della musica mascagnana. In un vertiginoso furor compositivo, nelle opere di Mascagni germinano idee e melodie, talvolta lasciate allo stato di abbozzo o concluse frettolosamente mediante il ricorso a un frasario convenzionale, per seguire il flusso di nuove intuizioni che sembrano scaturire a getto continuo. Manca, insomma, quel fine lavoro di cesello con cui Puccini incastonava magistralmente quelli che definiva i suoi "spezzatini", mentre domina una certa irruenza creativa, frutto dell'inesauribile talento melodico e della vibrante inquietudine che animano l'intera produzione di Mascagni".
"Com'è noto - aggiunge ancora Voleri - L'amico Fritz è tratto dal romanzo Ami Fritz di Erckmann e Chatrian. Al di là delle traversie legate alla composizione del libretto – in un primo momento affidato dall'editore Sonzogno a Zanardini; poi radicalmente rielaborato, sempre su incarico di Sonzogno, da Daspuro; successivamente rivisto, con sensibili variazioni al terzo atto e al finale, per volontà di Mascagni dai fidati Menasci e Targioni Tozzetti; infine firmato con lo pseudonimo/anagramma di P. Suardon da un insoddisfatto Daspuro – ciò che più conta è la volontà mascagnana di musicare un libretto semplice, dalla trama tenue e inconsistente, che desse spazio e risalto alla musica, in modo che non si potesse addurre il successo dell'opera all'impianto scenico, come era in parte accaduto per Cavalleria Rusticana".
"La messa in scena di Amico Fritz proposta nell'ambito del Mascagni Festival si giova del videomapping a cura di Immersiva - sottolinea il direttore artistico -, dando luogo a una performance artistica che, nello spazio dialogico tra scenografia tradizionale e multimediale, è capace di generare il clima allusivo e onirico sotteso alla rappresentazione scenica. La collaborazione con una realtà giovane e innovativa come Immersiva risponde all'obiettivo perseguito fin dall'inizio dal Mascagni Festival di creare una sinergica comunicazione tra le arti, al fine di elaborare, attraverso la commistione tra tradizione e tecnologia, un linguaggio moderno che parli al nostro tempo senza tradire lo spirito antico e profondo dell'opera lirica".
"La musica di Mascagni - scrive Voleri - lascia qui da parte le tinte forti della Cavalleria a favore di un tono più vario, teso a suggerire l'indicibile con pennellate tenui e impressionistiche, attraverso la proliferazione melodica e la variazione, evitando quanto più possibile simmetrie e corrispondenze interne. Una musica che sgorga semplice e fresca, "per cuori buoni", come ebbe a scrivere lo stesso Mascagni all'editore Sonzogno a proposito del Fritz. Tuttavia, la limpida immediatezza di certe melodie, più che alla semplicità è da addurre ad una sensibilità musicale che cela le sue complessità dietro un'ispirazione lirica e ariosa. Non a caso, Gustav Mahler, che diresse l'opera ad Amburgo nel 1893, la apprezzò al punto da impegnarsi "in prima persona e a fondo" per imporla al pubblico, avendo compreso – come scrisse alla sorella Justine – "le sue sottigliezze e la sua difficoltà di esecuzione".
"Il progetto produttivo de L'amico Fritz - conclude Voleri -, prima opera rappresentata al Mascagni Festival in coproduzione con la stagione lirica del Teatro Goldoni di Livorno, ruota interamente intorno a due temi: giovinezza e formazione. Giovinezza per la tematica raccontata nell'opera, giovinezza nel progetto formativo che la compone: i solisti selezionati dalla Mascagni Academy, la giovane regista scelta proveniente dall' Accademia dell'Opera di Verona. E ancora, costumi realizzati dall' Accademia Ligustica di Genova".
Come raggiungere Lago Alberto a Guasticce - Tenuta Bellavista Insuese
Sul navigatore impostare "Piazza I maggio Collesalvetti (Guasticce)", poi seguire le indicazioni per il Campo sportivo di Guasticce (prima a destra per "Via della Chiesa" fino in fondo, quindi a sinistra per "Via delle vedute"); lì si troveranno facili indicazioni per raggiungere il comodo posteggio di Lago Alberto, sede della rappresentazione dell'opera lirica "L'amico Fritz"
Per Info
Teatro Goldoni - Mascagni Festival
Biglietti: intero 15 euro, soci coop 12 euro (solo Biglietteria Teatro), ridotto (under 25) 10 euro. I biglietti sono in vendita tutti i giorni dal martedì al sabato con orario 10-13 presso il botteghino del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290) e su www.ticketone.it