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Livorno | Maxi squalifica a Vantaggiato, Toccafondi: "Sproporzionata, ma Daniele ha sbagliato. Prendiamo esempio dai tifosi"

Il presidente commenta la sanzione del giudice sportivo: "Abbiamo già presentato reclamo, ora però non facciamo le vittime e pensiamo solo al Certaldo"

"La squalifica inflitta a Vantaggiato è sproporzionata, questo non toglie però che Daniele ha sbagliato nel suo atteggiamento. Abbiamo già presentato reclamo sia per lui che per Protti, adesso però concentriamoci solo sulla gara contro il Certaldo". Il presidente dell'Us Livorno, Paolo Toccafondi, si schiera in difesa del suo attaccante dopo la maxi squalifica inflittagli dal giudice sportivo (fino a marzo) non prima però di avergli tirato le orecchie perché "ha tantissima esperienza alle spalle e deve essere di esempio per i compagni. A prescindere dall'entità dello stop doveva tenere un comportamento diverso. Ora, tramite il nostro avvocato Menichini, gli daremo tutto il supporto possibile per cercare di risolvere questa sitauzione nella maniera più giusta possibile". 

Livorno, Toccafondi sulla squalifica a Vantaggiato: "Stupore e rabbia"  

Vantaggiato (4)-2

Il presidente prova a mascherare la rabbia per quanto stabilito dal giudice affermando che la squadra rimane forte anche con l'assenza del suo leader: "La perdita di Daniele non deve essere un alibi. La rosa è composta da 24 elementi validi e se uno di questi si fa male o viene squalificato c'è qualcun altro pronto a sostituirlo. Il Livorno ha tutte le carte per continuare a proseguire l'obiettivo della promozione". 

Poi la sua riflessione su quanto accaduto contro il Perignano: "Siamo stupiti e arrabbiati. Vantaggiato sicuramente ha pronunciato frasi non consone e quindi per questo è giusto che paghi ma in 40 anni che faccio calcio non ho memoria di squalifiche sproporzionate come questa. Il signor Mauro non ha arbitrato male, ma ricordiamoci che in Eccellenza vengono mandati anche arbitri giovani per i quali non è facile calarsi in un contesto come quello nostro con giocatori difficili da gestire visto il loro passato importante".

"Prendiamo spunto dai nostri tifosi"

tifosi curva nord (1)-2

Toccafondi, che ancora non ha avuto modo di leggere il referto dell'arbitro, parla in base alle immagini viste in tv: "Servono equilibrio e buonsenso. Non c'è stato alcun contatto tra Vantaggiato e l'arbitro ma solo una spinta dell'attaccante a Giampà che non ha fatto indietreggiare il direttore di gara. Sicuramente noi come Livorno abbiamo sbagliato qualcosa perché dobbiamo essere bravi a non cadere nelle provocazioni. Vorrei spendere due parole sull'atteggiamento tenuto dai tifosi che nonostante quanto accaduto hanno tenuto un comportamento civile. Sono orgoglioso di loro e del fatto che si muovano in mille a prescindere dalla categoria". 

Un'ultima battuta sul rispetto che una realtà come Livorno merita: "Noi siamo un vanto per la categoria perché siamo una fonte di ricavi per molte società le quali vanno avanti per buona parte della stagione grazie all'incasso delle partite in casa contro di noi. Ecco perché dobbiamo essere tutelati, così come è giusto che vengano tutelate anche le altre squadre".

Protti: "Ecco cosa ho detto all'arbitro"

igor protti-2-4

A far storcere il naso al Livorno non c'è solo la squalifica di Vantaggiato, ma anche l'inibizione per 3 mesi a Protti. È lo stesso club manager a dare la sua versione dei fatti: "Ho visto la gara dalla tribuna e non ho mai contestato l'arbitro tranne al 94' quando non ha fischiato un fallo su Gelsi. In quell'occasione è venuto fuori il tifoso e non il dirigente e mi sono uscite frasi inadeguate delle quali mi scuso. Dopo sono sceso in campo e ho dato la mano all'arbitro chiedendogli se riteneva di aver diretto bene la gara ma non mi ha risposto".

"Dopo - continua lo stesso Protti -, come faccio sempre, sono andato nel suo spogliatoio per salutare tutta la terna e gli ho rifatto la stessa domanda. La sua risposta è stata: 'Crede che fosse facile arbitrare una gara del genere'? Ho risposto di no aggiungendo che se avevano mandato lui era perché la Lega lo ritiene tra i più bravi. L'ho salutato dicendo che comunque noi, come Livorno, avevamo sbagliato più di lui e gli ho augurato buona fortuna per il futuro. Ora, come detto dal presidente, dobbiamo solo pensare al campo e non cadere nel vittimismo perché è un atteggiamento da perdenti e noi non lo siamo". 

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