Livorno | Chi è Felleca, l'imprenditore che vuol riportare gli amaranto in B: "Progetto quadriennale da 5 milioni"

Nelle uniche due esperienze da presidente di una squadra di calcio ha preso una squadra dichiarata fallita e l'ha riportata tra i professionisti. Se avrà la possibilità, proverà a fare lo stesso anche con il Livorno anche se in questo caso, a differenza di quanto successo con Como e Foggia, con ogni probabilità dovrà ripartire dall'Eccellenza invece che dalla serie D. Roberto Felleca ama le sfide e quella con il Livorno potrebbe essere per certi versi affascinante.

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L'imprenditore sardo di 51 anni ieri, martedì 10 agosto, si è recato dal sindaco per rispondere alla "call" di Salvetti ed illustrare il suo ambizioso progetto per la rinascita della società amaranto. Non ha paura a dichiarare gli obiettivi "serie B in quattro anni" e quanto è disposto a spendere "cinque milioni in un quadriennio". Sa che la strada da percorrere è lunga e se gli verrà data la disponibilità metterà le sue esperienza al servizio della nuova causa. 

Felleca, ieri si è visto con la "commissione" per manifestare il suo interesse nel Livorno. Com'è andato l'incontro? 
"Molto bene direi. Ho presentato il mio progetto quadriennale per poter ricostruire una società che purtroppo, al momento, non esiste più. Non si tratta di un piano fantasioso o altro, ma tutto è fattibile con impegno e finanze. A Como e Foggia ho fatto bene, speriamo che ci possa essere anche in questo caso un lieto fine". 

Che impressione le ha fatto il sindaco?
"Mi ha fatto piacere parlare con lui, è stata una bella chiacchierata. Anche a Foggia e a Como ho avuto a che fare con delle commissioni quindi so come affrontare queste situazioni. Mi sono state trasmesse le giuste emozioni perché per intraprendere un percorso come questo serve tanta passione". 

La preoccupa la categoria in cui giocherà il Livorno?
"In linea di massima credo che la squadra giocherà in Eccellenza e penso che bisogna accontentarci visto che il rischio era di scendere fino in terza categoria. Il mio piano, nel caso in cui guidassi il Livorno, sarebbe quello di fare un doppio salto di categoria in due anni e poi raggiungere la B nel biennio successivo". 

Si è fatto un'idea della portata dell'investimento?
"Credo che si aggiri intorno ai 5 milioni di euro: due nel primo biennio e tre negli altri due anni. Dalla mia esperienza passata credo che gli standard per fare un campionato di prima fascia siano questi". 

Come si è avvicinato al Livorno? 
"Mi ha contattato Marco Tosi (ex allenatore della primavera del Livorno e collaboratore di Mazzarri e Donadoni). Sono felice che un livornese voglia dare una mano alla sua città e se dovessimo insediarci cercherò di capire anche come l'imprenditoria locale possa fare al caso nostro". 

Avrà dei soci o sarà proprietario al 100%?
"La richiesta l'ho presentata io, ma ho aperto le porte un po' a tutti. Ho saputo che in città c'è l'idea di un azionariato popolare, anche loro se lo vorranno saranno i benvenuti. Se dalla città non avrò riscontri tuttavia ho altri soggetti che si sono detti pronti a darmi una mano. Io comunque a priori terrei la maggioranza e sarei il nuovo presidente". 

Quando pensa che avrà una risposta definitiva?
"I tempi sono strettissimi quindi penso che entro giovedì saprò se il mio progetto è stato ritenuto all'altezza o meno".