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Caffè espresso patrimonio dell'umanità: la campagna per la candidatura all'Unesco parte anche da Livorno

Confcommercio: " È il simbolo dello stile di vita di un paese e di una comunità"

"Il caffè espresso italiano è simbolo dello stile di vita di un paese e di una comunità e come tale ha la credibilità e il prestigio necessari per concorrere a diventare patrimonio immateriale dell'Umanità". Parola  del presidente regionale Confcommercio Toscana Aldo Cursano, dopo aver formalizzato, in veste di vicepresidente nazionale della Federazione italiana dei pubblici esercizi, la candidatura all'Unesco per la nostra amata bevanda. "E certo anche in provincia di Livorno ci sentiamo di sottoscrivere e siamo pronti a promuovere la candidatura, come segno di speranza per il nostro settore martoriato dai due anni di pandemia e dai rincari esorbitanti delle materie prime". Federica Garaffa Cristiani, presidente provinciale Fipe Confcommercio, è soddisfatta della candidatura anche se quello dei pubblici esercizi resta un settore con molti problemi congiunturali.

In provincia di Livorno esistono 900 bar, per un totale di oltre 1.450 dipendenti. "Fino al 2020 il settore continuava la sua espansione, che andava di pari passo alla crescita enorme delle consumazioni “fuori casa”: colazione, pasti, aperitivo a fine serata, dopo cena” ricorda il direttore provinciale Confcommercio Federico Pieragnoli. "Con la pandemia la socialità è crollata e ancora oggi si fatica a tornare ai livelli pre-Covid, anche a causa dello smart-working. In tanti hanno chiuso o ridimensionato l'attività. Ha resistito chi aveva la struttura per le consegne a domicilio di colazioni e pasti negli uffici. Sulla nostra costa, poi l'estate ha giocato un ruolo fondamentale". 

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