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Buona sanità, una mamma ringrazia i medici di Livorno e Massa: "Avete curato mia figlia fin dalla nascita, siete straordinari"

La storia di Angela Bona che racconta di quanto fatto per aiutare la primogenita Silvia, nata con una cardiopatia congenita: "Cure straordinarie da persone straordinarie"

La lettera che pubblichiamo è stata inviata dalla signora Angela Bona ad autorità e medici solamente per dire grazie. Grazie di aver avuto a cuore la salute della figlia Silvia nata, nel 2001 all'ospedale di Livorno, con un'importante cardiopatia e curata da quel momento con la massima attenzione nelle strutture di Livorno e Massa. "Tutti i medici - scrive la donna - si sono prefissati un obiettivo in un contesto di emergenza Sars-Covid 19 e con le loro relazioni hanno restituito tranquillità ad una adolescente invalida già devastata da una malattia congenita". 

La lettera integrale della signora Angela Bona

La lettera è stata spedita al presidente della Regione Eugenio Giani, al direttore dei presidio ospedaliero N.O.A Giuliano Biselli, al presidente della Fondazione Toscana G. Manostario Maurizio Petrillo, alla direttrice generale dalla Asl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani, al direttore sanitario della Asl Nord Ovest Lorenzo Roti, al direttore della Cardiochirurgia pediatrica Pak Vitali e al segretario generale nazionale del sindacato di polizia Felice Romano. 

Mia figlia, Silvia Bulichelli, nasce all'Ospedale di Livorno il 9 marzo del 2001. Ad una settimana di vita, riscontrando polipnea e cianosi ungueale, le viene diagnosticato un CAV completo e a luglio 2001 si rende necessario un ricovero che si protrarrà fino a settembre dello stesso anno a causa di quattro interventi, tre dei quali utili per correggere in CEC il difetto della valvola mitrale, rispondere alla grave insufficienza valvolare e ad una emiparesi con plicatura del diaframma per complicanze post operatorie.

Per diciannove anni Silvia è stata seguita dal dottor Pierluigi Festa, ed in tutto questo tempo, il cardiologo ha sostenuto la famiglia affinché sapesse affrontare le vaso costrizioni cutanee, le crisi epilettiche complesse, gli episodi lipotimici, la bradicardia, gli svenimenti, ma soprattutto per conoscere e combattere, il difetto del canale atrio ventricolare dall’anatomia sfavorevole e la grave insufficienza mitralica 3+/4, ancora presente.

"Ero spaventata, ma i medici hanno fatto di tutto per starmi accanto"

Quando feci nel lontano 2001 il mio primo ingresso all'Ospedale del Cuore Pasquinucci di Massa, ero spaventata, tenevo in braccio mia figlia ed ebbi immediatamente una percezione, ovvero in quel luogo di cura ero certa che avrei trovato medici che potessero assicurare l'infanzia a Silvia e che sarebbero stati in grado di migliorarle la vita. E cosi è stato per tutto questo lungo periodo.

Il 1 febbraio 2020 abbiamo avuto però un nuovo inciampo nel percorso di vita, e considerato che Silvia lamentava forti dolori addominali, la accompagnai in pronto soccorso a Livomo: la dottoressa Alessandra Giacobbe effettuando Tc dell'addome ed ancor prima una semplice ecografia dell'addome inferiore, diagnosticò immediatamente un aumento della cavità tubarica e della salpinge sinistra, che appariva ripiena di materiale a densità disomogenea, quindi fu necessario il ricovero perché si sospettava un corpo luteo emorragico.

Una dottoressa scrupolosa, che con il medico che aveva preso in carico mia figlia, ed il ginecologo del reparto, fecero chiarezza su alcune errate certificazioni mediche che io avevo al seguito e che diagnosticavano quei malesseri, che perduravano da oltre un anno, come dolori tipici della menorragia adolescenziale!! Si aggiungeva alla malformazione cardiaca anche la problematica uterina, ma Silvia è coriacea, difficilmente si arrende, sa che la sua vita è difficile ma deve essere vissuta in questo modo, con determinazione.E la strategia lungimirante e vincente era rivolgersi a quei Medici in grado di darci appoggio morale e fisico, ed avere la fortuna di ricevere assistenza in quegli ospedali che con le loro innovazioni, studiano ogni giorno le strategie mediche più giuste per curare i malati.

"Cure straordinarie rese possibili da persone straordinarie"

II giorno 14 agosto 2020 Silvia è stata ricoverata in ginecologia presso l'Ospedale NOA di Massa per una isteroscopia operativa, dopodiché il 21 settembre è stata ricoverata all'OPA di Massa: ero certa di trovare Medici la cui priorità è aiutare e preservare la salute di tutti i cittadini ma credo che Silvia abbia potuto ricevere di più, delle cure straordinarie rese da persone straordinarie, per fronteggiare la sua situazione.

Ho visto passione negli occhi dei Medici, ognuno di loro si è dedicato a Silvia quotidianamente, ho sentito frasi non scontate per tranquillizzarla, sostegno, conforto, oltre che grande professionalità.

Devo moltissimo agli Ospedali di Massa, ai Sigg. Direttori Generali e Dirigenti Medici che hanno, con etica professionale e responsabilità, saputo celermente dialogare tra loro, decidere per approcci diagnostici e terapeutici per Silvia e con grande responsabilità organizzativa e gestionale, hanno realizzato un intervento di ipt asportazione di emiutero sinistro e salpingectomia sinistra risolvendo definitivamente il problema.

Tutti i medici, ma in particolare il dr. Andrea Antonelli, ginecologo di fiducia di Silvia che da Livorno è giunto per ben due volte a Massa, ed il dr. Pierluigi Festa, che da anni segue e sostiene mia figlia, hanno saputo realizzare un successo produttivo medico, si sono prefissati un obiettivo in un contesto di emergenza Sars-Covid 19 e con le loro relazioni hanno restituito tranquillità ad una adolescente invalida già devastata prepotentemente da una malattia congenita.

È quindi ampiamente dimostrato che le leadership di Massa e di Livorno sono di fatto composte da chirurghi leader, da professionisti nelle relazioni, i quali non antepongono gli interessi personali, ma ricercano la salute dei malati diversamente da altre realtà. La Toscana ha realizzato collegialità, sostegno, apprendimento comune, e da quanto mi hanno raccontato, Silvia ha avuto una molteplicità di medici presenti in sala operatoria, che valutavano il caso, così particolare, tale per l'apprendimento comune.

"Nessun medico si è mai sottratto al proprio dovere nonostante turni massacranti"

Nessun medico di quelli in narrazione si è sottratto ad un impegno così severo, nessuno ha lamentato stanchezza dopo aver affrontato un periodo pandemico ad inizio stagione così significativo e ricco di sforzi verso i malati tali da dover rimanere in reparto anche per dodici ore al giorno, costretti in turni massacranti, la sofferenza di Silvia ha trovato immediatamente risposta, e io non posso che ringraziare.

Pregiatissimo Signor Presidente, vorrei tanto che anche attraverso questa breve nota arrivi il sentimento di più viva gratitudine per il lavoro prezioso che gli illustri medici della Toscana, di Massa e di Livorno hanno svolto verso Silvia, un lavoro proficuo che ne sono certa, continuerà verso altri malati che dovranno sempre e solo dirVi grazie di cuore.

Mi sia permesso infine ringraziare il Signor Dirigente Superiore della Polizia di Stato, dr Salvatore Calabrese per il preziosissimo sostegno, la solidarietà e la vicinanza resa ad un poliziotto che stava vivendo un'emergenza famigliare veramente difficile.

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