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Attualità Viale Giovanni Boccaccio

Polizia, la caserma di viale Boccaccio intitolata al sottotenente Vittorio Labate

Presenti le autorità civili e militari tra cui il prefetto Lamberto Giannini: "Onore a chi ha combattuto durante la guerra"

La caserma della polizia di viale Boccaccio è stata intitolata al sottotenente delle guardie di pubblica sicurezza Vittorio Labate, torturato e trucidato dai soldati tedeschi mentre, da Nugola, stava cercando di raggiungere insieme ad altri sette giovani colleghi la Brigata Garibaldi durante la liberazione della città. Alla cerimonia erano presenti il capo della polizia Lamberto Giannini, il questore Roberto Massucci, il sindaco Luca Salvetti, le autorità civili e militari e Duccio Incagli, nipote di Vittorio Labate. 

La benedizione di Monsignor Razzauti e l'esecuzione da parte del trombettiere della Polizia di stato del silenzio d'ordinanza hanno concluso la cerimonia. "Ogni giorno facendo il nostro servizio ci dobbiamo ricordare di chi all'epoca si sacrificò - commenta Giannini -, come ha fatto il sottotenente Vittorio Labate e i suoi uomini. Ricordiamo che oggi come allora il servizio di polizia al servizio del cittadino è un nobile ma anche rischioso".

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Livorno, intitolata a Vittorio Labate la caserma della polizia

"Noi tutti siamo il frutto del nostro passato - ricorda Giannini - e la famiglia della polizia si è forgiata sull'esempio dei nostri caduti perché ci hanno trasmesso il vero significato dello spirito di servizio, del senso di dovere, di sacrifici e di umiltà. Prima di essere poliziotto e partigiano Vittorio Labate era un uomo che ha vissuto il mondo in cui le scelte erano definitive, con ripercussioni sull'esistenza propria e altrui". 

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