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Venerdì, 26 Aprile 2024
Alimentazione

Cipolle, tutti i possibili effetti collaterali

Questo ortaggio, se consumato in eccesso e soprattutto a crudo, può provocare diversi disturbi e fastidi

Tra gli ortaggi più utilizzati in cucina ci sono sicuramente le cipolle, che tuttavia, se consumate in eccesso e in particolare a crudo, possono dar vita ad alcuni fastidiosi effetti collaterali, tra cui allergie e bruciori. 

Gli effetti collaterali

Di seguiti i principali effetti collaterali del consumo eccessivo di cipolle:

  • alito cattivo: l'alitosi è uno dei problemi più comunemente conosciuti legati al consumo di cipolle;
  • reazioni allergiche: le cipolle possono incrementare le reazioni allergiche al gruppo delle Liliaceae, la famiglia di cui fanno parte insieme ad aglio, asparagi e porro;
  • bruciore di stomaco: un consumo eccessivo di cipolle può causare bruciore di stomaco e reflusso gastrico. Le persone che hanno un intestino particolarmente sensibile, dovrebbero evitare le cipolle o, quanto meno, limitarne il consumo; 
  • bruciore agli occhi: tale effetto è dovuto al metabolita solforoso contenuto all'interno della cipolla, rilasciato quando le sue pareti cellulari vengono rotte. Il metabolita di zolfo raggiunge gli occhi, causando irritazione e lacrimazione. È però possibile porvi rimedio usando un coltello molto affilato o trovando un altro modo per tagliare le cipolle;
  • colon irritabile: i cibi difficili da digerire possono portare alla sindrome del colon irritabile. Le cipolle rientrano nel gruppo di alimenti denominati con l'acronimo Fodmaps, ossia che contengono un gruppo di molecole problematiche responsabili di una riduzione dell'assorbimento dell'acqua nel corpo (idrati di carbonio). Ecco perché, se consumate in elevate quantità, le cipolle possono provocare o aggravare i sintomi del colon irritabile.
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