Bar della stazione, lunedì l'incontro Lagardère-Rfi: in ballo il futuro di sette dipendenti
La multinazionale francese che gestisce il punto ristoro di piazza Dante al tavolo con la società di Ferrovie dello Stato per trovare un accordo che porti alla riapertura
Dopo quattro mesi mesi di chiusura, due forzati e altrettanti dovuti proprio agli effetti del lockdown imposto dal governo per l'emergenza sanitaria da Coronavirus, la svolta per la riapertura del bar della stazione potrebbe arrivare domani, lunedì 20 luglio, quando si incontreranno i vertici di Lagardère Travel Retail, gestore del Briccocaffé, e quelli di Rfi, la società di Ferrovie dell Stato propriearia del fondo. Un incontro in cui, ragionevolmente, potrebbe essere chiesta la revisione del contratto con riduzione del canone di affitto, diventato troppo alto anche a fronte del minor traffico ferroviario, e, dunque, dei previsti minori incassi. In ballo il lavoro di sei dipendenti e un direttore, in attesa di conoscere il loro futuro
Stazione, il bar (per ora) resta chiuso. Cisl: "Preoccupati per il futuro dei lavoratori"
Stazione di Livorno senza punti ristoro: la denuncia partita dai sindacati
A denunciare la situazione dei punti ristoro alla stazione di Livorno, erano stati i sindacati. Quindi, verificata, l'abbiamo raccontata sulla nostra testata, in data 8 e 9 luglio, chiamando gestori e dipendenti sia del bar che della pizzeria. E se parlare con CiboGroup è stato e continua ad essere impossibile - la volontà della società è comunque emersa dalle parole dei lavoratori ("Non intendono riparire, l'affitto del negozio è troppo caro") -, diversa è la situazione del bar, in cerca di una soluzione come confermato dalla multinazionale francese.
Lagardère-Rfi, si decide il futuro del bar (e di sette dipendenti)
Il comitato esecutivo di Lagardère Travel Retail, si è infatti riunito la scorsa settimana, mettendo all'ordine del giorno la possibile riapertura di diversi locali ancora chiusi (ne gestisce quasi 50 soltanto in Italia), tra cui quello di Livorno. L'annuncio, in un senso o nell'altro, non è tuttavia arrivato, ma la sensazione, al di fuori delle dichiarazioni uffciali, è che ci sia l'intenzione di riaprire quanto prima, ma che non sia possibile farlo alle stesse condizioni.
In questo senso andrebbe il dialogo avviato con Rfi, per cercare un'intesa che accontenti tutte le parti, salavaguardando il posto di sette lavoratori. Tra i dipendenti, sei più un direttore, la scorsa settimana trapelava un certo ottimismo almeno per tornare al lavoro a settembre, ma qualcosa in più si saprà nella sera di domani, lunedì 20 luglio, dopo l'incontro fissato tra le parti.
