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Cronaca

Baracchina Rossa in lutto, addio allo storico gestore Manrico Bernini

Aveva 90 anni e per 33 era stato al "comando" dello storico locale del viale Italia insieme alla moglie

Impossibile non averlo incontrato almeno una volta all'interno di quel locale che per 33 anni era diventato una specie di seconda casa. Impossibile dimenticare quel sorriso così gentile di un uomo che ha accolto migliaia e migliaia di livornesi che si fermavano nella Baracchina Rossa per fare colazione, uno spuntino o un aperitivo. Impossibile quindi non ricordare Manrico Bernini, morto ieri, sabato 14 ottobre, a 90 anni, gestore, insieme all'inseparabile moglie Liliana Palandri, per oltre tre decenni di quel locale che con il tempo è diventato una vera e propria istituzione. 

Bernini diventò il "padrone" della Baracchina Rossa nel 1985 avendo alle spalle aveva già ottime esperienze nel settore con le gestioni dei bar dell'ospedale e dei ristoranti dei bagni Lido e Pejani. Ma è facendosi trovare dietro al bancone del bar di viale Italia che è diventato famoso in tutta la città e un vero e proprio punto di riferimento. Nel corso dei 33 anni ha saputo cambiare radicalmente l'immagine e l'aspetto della Baracchina fino a quando nel 2018 non decise di lasciare il tutto ai figli Luca ed Emanuela che oggi sono titolari dell'Alhambra Cafè&Bistrot in via Lampdredi e del bar Aurelia situato davanti al cimitero della Misericordia dove un tempo c'era il distributore Erg. Chi volesse dare un ultimo saluto a Bernini potrà farlo dalle 15 di oggi nelle stanze dell'Svs di fronte al cimitero dei Lupi. 

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