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Cronaca

Coronavirus, Giani contro i no-vax: "Chi non si vaccina resti a casa. E non provi a venire nei luoghi pubblici"

La dura presa di posizione del presidente della Toscana. Annunciato anche l'invio delle prime lettere di sospensione per gli operatori sanitari che ancora non hanno fatto la prima dose

"Chi non si vaccina resta a casa e non venga nei luoghi pubblici". L'attacco frontale ai no-vax è del presidente della Toscana, Eugenio Giani, che già ieri mattina, venerdì 27 agosto, aveva annunciato l'invio delle lettere di sospensione per tutti gli operatori sanitari che ancora non hanno fatto la prima dose: "Nella nostra regione sono circa 4.500. Chi non intende vaccinarsi non può prendersi cura degli altri". Dopodiché, nel corso di una conferenza stampa sull'andamento della campagna di vaccinazione, l'affondo del presidente contro coloro che rifiutano la somministrazione, definiti "inguaribili diffidenti". 

"Da lunedì prossimo consentiamo di andare negli hub a vaccinarsi senza nemmeno la prenotazione - le parole di Giani riprese dall'agenzia Dire -, non ci sono più scuse. Dopo, le persone che non si vaccinano stanno a casa, e non provino a venire nei luoghi pubblici perché la loro non vaccinazione per scelta è una cosa inconcepibile nell'economia e nell'interesse di una comunità che vuole superare l'emergenza sanitaria. Lotterò fino alla fine perché tutti coloro che possono abbiano il vaccino, perché è un servizio non solo a loro stessi ma alla comunità. Dopo il 30 settembre tireremo le somme".

"Le persone che non si vaccinano stanno a casa"

Concetti ribaditi poi nelle dichiarazioni rilasciate a Sky Tg24: "Chi si è vaccinato, chi ha dimostrato la propria attenzione alla comunità, cercando di limitare la possibilità di essere veicolo di contagio verso altri, è giusto che abbia più possibilità di accesso - ha detto Giani - e quindi con il green pass può andare sostanzialmente ovunque. Chi non si è vaccinato non può vivere le stesse condizioni, è bene che stia a casa. Se ha voluto fare una scelta individuale, si chiuda in casa e viva come una monade isolata. A queste persone dico che dovrebbero avere una grande crisi di coscienza - ha concluso - perché hanno fatto prevalere la loro dimensione egoistica. Certo, sono liberi di farlo ma è bene che stiano a casa"

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