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Cronaca

"Omosessuali non siete normali", bufera sul libro del generale Vannacci: l'ex comandante della Folgore rimosso dall'Istituto geografico militare

La decisione dell'Esercito, come fatto sapere dall'Adnkronos, dopo le polemiche sui contenuti pubblicati in "Il mondo al contrario". L'ufficiale era a capo dell'istituto geografico militare di Firenze

L'ex comandante della Folgore di Livorno e del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" generale Roberto Vannacci (foto Hockler73 per Wikipedia - pubblico dominio) è stato sollevato dal comando e rimosso da capo dell'istituto geografico militare di Firenze. La decisione, come fatto sapere l'Adnkronos, è stata presa dallo Stato Maggiore dell'Esercito. Il 54enne verrà trasferito in forza extra organica al Comfoter area territoriale a disposizione del comandante area territoriale per incarichi vari, sempre con sede nel capoluogo toscano. L'ufficiale verrà sostituito nel suo incarico dal generale Massimo Panizzi, che prenderà servizio lunedì. 

Alla base di questa decisione le polemiche che sono scaturite dalla pubblicazione del libro, scritto dallo stesso Vannacci "Il mondo al contrario", nel quale il generale si scaglia contro la "dittatura delle minoranze", una categoria trasversale e "nefasta" che vede riuniti gay, clandestini, femministe, marxisti. Nel volume prende di mira anche gli ambientalisti che non capiscono che "i cambiamenti climatici ci sono sempre stati", Paola Egonu, i cui tratti non rappresentano l'italianità e contro gli omosessuali che non sarebbero "normali".  

"Prendiamo le distanze dalle parole di Vannacci"

Le reazioni a quanto scritto non si sono fatte mancare. L'Esercito ha subito condannato le parole di Vannacci: "La forza armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali espresse dall'ufficiale. Si precisa che l'Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari". Stesso tono anche da parte del ministro della Difesa, Guido Crosetto: "Non utilizzate le farneticazioni personali di un generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le forze armate. Il generale Vannacci ha espresso opinioni che screditano l'Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l'esame disciplinare previsto". 

"Quello che è accaduto in questi giorni - sottolinea il presidente della Toscana Eugenio Giani - alla luce delle esternazioni del generale Roberto Vannacci non può che richiamare il governo a scelte chiare e coerenti nell'individuazione di chi guida un'istituzione così prestigiosa ed importante come l'Istituto geografico militare". 

Vannacci replica alle accuse: "Nessun passo indietro, rivendico quanto detto"

Ospite del contenitore televisivo del Tg4, 'Diario del giorno', il generale ha replicato alle accuse che gli sono state mosse contro: "Io non mi sento assolutamente di fare passi indietro, rivendico quello che ho scritto e, come ho già detto, leggendo il libro non traspare alcun tono lesivo della dignità di qualcuno od offensivo". Riguardo il sollevamento dall'incarico "da un punto di vista del mio servizio, non replicherò in quanto ritengo che siano decisioni gerarchiche e per le quali risponderò nelle sedi e secondo i tempi che saranno giudicati opportuni e che mi verranno indicati dalla mia catena di comando". 

Chi è il generale Roberto Vannacci, autore del libro "Il mondo al contrario"

In servizio nell'Esercito dal 1986, Vannacci ha un curriculum di tutto rispetto in ambito militare. Tre lauree (Scienze Strategiche, Scienze Internazionali e Diplomatiche, Scienze Militari), sei lingue parlate e una vastissima esperienza in campagne all'estero. In passato, tra i tanti incarichi, è stato al comando della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan e ha guidato il contingente italiano nella guerra civile in Iraq. Dal 2011 al 2013, è stato al comando del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" e dal 2016 al 2017 anche della Brigata Paracadutisti "Folgore".

Dal 2018, ha assunto l'incarico di capo di stato maggiore della Divisione "Vittorio Veneto" e due anni più tardi ha ricoperto l'incarico di addetto per la Difesa alla rappresentanza diplomatica italiana a Mosca, con accreditamenti in Bielorussia, Armenia e Turkmenistan. Dal 2023 era a capo dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, incarico dal quale è stato rimosso nelle ultime ore. 

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